Reseña del editor:
Il cinema: un perfetto mix tra cronaca - resa piacevolmente accattivante da una prosa accurata e leggera - e scorci di società rivelato tramite la passione che il cinema ha, sin dalle origini, suscitato. Quindi uno sguardo originale alla settima arte per ricordare e sorridere o per imparare atmosfere e stupore che non perdono la loro freschezza. La presenza di numerose fotografie d'epoca, poi, impreziosisce ancor più il volume.
Contraportada:
Alle prime luci di un mattino di primavera del 1902, un grossocarro trainato da due muli con un carico di legname si fermanel piazzale Cavour. Due manovali scendono dal carro e comincianoa scaricare lunghe tavole di legno. Qualche ora dopo, due carpentieri, accompagnati dai proprietari del fasciame, i coniugi Dacome, iniziano a mettere in piedi un padiglione rettangolaresenza tetto. Sembra uno dei soliti teatri viaggianti che arrivano periodicamente dalla Campania. Invece no! È il cinematografo. Che cos’è? non si sa. non si è mai visto prima. La strana costruzione non ha un palcoscenico: al suo posto, in fondo alla sala, è stato steso un semplice telo bianco quadrato. Ultimati i lavori, sulla facciata di quel che sembra un teatro, ma che teatro non è, i coniugi Dacome hanno messo un’insegna scritta a mano: Cinematografo eden. Su un lato, vicino allaporta d’ingresso, una locandina consunta, che ha già visto altre piazze, annuncia per la sera «spettacoli di quadri cinematografici per tutta la famiglia a prezzi modici».
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