Reseña del editor:
Un giovanissimo soldato Igbo, di nome My Luck, è stato addestrato come cercatore di mine antiuomo nell'Africa orientale. È sua la voce narrante che conduce il lettore in una galleria nella quale trovano posto tutti gli atroci eventi che caratterizzano le guerre, anche se è una voce muta: al ragazzo, infatti, sono state recise le corde vocali quando aveva solo dodici anni, in modo che non potesse gridare rivelando la presenza dei suoi compagni qualora fosse saltato in aria proprio a causa di una mina. Il romanzo si apre con il risveglio di My Luck dopo un'esplosione: il ragazzo si ritrova separato dalla sua unità, e si mette alla ricerca dei compagni. Durante il percorso, cominciano a riaffiorare i ricordi della sua vita: a soli quindici anni, è stato testimone e attore di atroci episodi, come le mutilazioni, le violenze, gli stupri, i massacri. I ricordi di sua madre, di suo padre, della ragazza di cui si era innamorato e che è stata uccisa da una mina si fanno strada in lui mentre avanza tra villaggi abbandonati e cadaveri in decomposizione, rivelando che forse c'è ancora, in lui, qualcosa di vivo, di umano, che lotta per fuggire da quella realtà da incubo.
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