EUR 34,34
Anzahl: 1 verfügbar
In den WarenkorbHardcover. Zustand: Brand New. 96 pages. 8.00x6.50x0.75 inches. In Stock.
EUR 36,43
Anzahl: Mehr als 20 verfügbar
In den WarenkorbZustand: New. KlappentextFelix Gonzalez-Torres text reveries on the intersections of the historical and the personal, gathered for the first time in this elegant clothbound volumeFelix Gonzalez-Torres (1957-96) is one of th.
Verlag: New York, Siglio Press,, New York, 2020
ISBN 10: 1938221265 ISBN 13: 9781938221262
Sprache: Englisch
Anbieter: Studio Bibliografico Marini, ROMA, RM, Italien
hardcover. Zustand: Fine. Prima edizione (First Edition). Scritti di Mónica de la Torre e Ann Lauterbach. A cura di Richard Kraft e Lisa Pearson. Tavole in bianco e nero che riproducono da un lato del libro i dettagli delle opere, dall'altro lato le opere complete (Photostats) Libro sfogliabile da entrambi i lati. Copertina e design del libro di Natalie Kraft. Cm 17x21. pp. 88. . Ottimo (Fine). . Prima edizione (First Edition). . Felix Gonzalez-Torres (1957-1996) è impegnato in una forma d'arte democratica, informata tanto da preoccupazioni estetiche e concettuali quanto dalla politica. Il suo lavoro rifugge dalla polemica e dal didascalismo, sfidando l'autorità e la nostra obbedienza ad essa, dissolvendo i confini tra pubblico e privato e invitando lo spettatore a collaborare e completare le opere con le proprie deduzioni, punti di vista, immaginazione e azioni.Realizzati all'apice della crisi dell'AIDS, in un'epoca pre-internet, i photostats - una serie di opere fisse con testo serif bianco su campo nero incorniciato dietro un vetro per creare una superficie riflettente - sono elenchi profondamente suggestivi di riferimenti politici, culturali e storici. Queste opere sconvolgono il tempo lineare, le relazioni apparentemente causali della cronologia e le gerarchie dell'informazione, poiché si chiedono come riceviamo e diamo priorità alle informazioni, come ricordiamo e dimentichiamo e come creiamo continuamente nuovi significati. I fotogrammi hanno una profonda affinità con la poesia nel loro uso della specificità e dell'ambiguità, operando come campi aperti: ogni giustapposizione e il suo attrito obliquo illuminano connessioni e disconnessioni.Nella galleria, la superficie di vetro delle foto incorniciate porta lo spettatore in un rapporto intimo con l'opera, in cui può letteralmente vedere se stesso, riflettendo anche sui propri presupposti."A mio avviso, [le fotostatiche] sono meglio descritte come poesie concrete che parlano dell'etica della memoria in una cultura dell'oblio forzato e incarnato; collage di ricordi, nomi e contese dell'esistenza individuale, in particolare quella degli emarginati e dei diseredati. Vi toglieranno il fiato". Gonzalez-Torres ha preso i costrutti della storia lineare, dell'autorità e dell'autorialità e li ha aperti in campi vivi che spingono lo spettatore a rendersi conto della sua presenza e partecipazione." (Elizabeth Zuba, Hyperallergic). Book.