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Verlag: Fraymann,, Amsterdam,, 1791
Anbieter: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italien
Due volumi legati in uno di cm. 11,5, pp. 192, 174 (2). Solida legatura ottocentesca in mezza pelle con titoli e fregi in oro al dorso. Fioriture sparse, peraltro buona conservazione. Contiene, tra l'altro. La Cortona convertita e La Cortona nuovamente convertita.
Firenze, Il "Giornale di Erudizione" Editore, 1888, in-16, br. editoriale, pp. 94, [2]. Volume della collana "Bibliotechina grassoccia. Capricci e curiosità letterarie inedite o rare", impresso, in soli 250 esemplari numerati (n. 90), su carta di buona qualità. Piccolo rinforzo al dorso: ottimo esemplare.
Amsterdam [ma: Firenze], presso Ernesto Fraymann, 1790, in-8, cartonatura coeva rustica con dorso ricoperto in carta settecentesca decorata con motivo geometrico bicolore, pp. VIII, 350, [2], bianca l'ultima carta. Con ritratto di Francesco Moneti inciso in rame in antiporta. In questa opera appare per la prima volta la parola "precipitevolissimevolmente", inventata dall'autore. Seconda edizione. Ottimo esemplare, a pieni margini.
Verlag: Presso Ernesto Fraymann, Amsterdam (ma Firenze), 1790
Anbieter: studio bibliografico pera s.a.s., LUCCA, Italien
Copertina rigida. Zustand: discrete. Cm.19,7x14,5. Pg.VIII, 352. Legatura in mz.pergamena. Esemplare in barbe, ad ampi margini. Ritratto calcografico dell'Autore in antiporta. Fresca impressione. Astronomo, astrologo e letterato, Francesco Moneti (Cortona, 1635-1712), ascritto all'Ordine francescano, compose la presente opera, un poema bernesco, nel 1677, ed in essa attaccò i Gesuiti, che lo obbligarono alla successiva "Ritrattazione" (1709). Compose per molti anni un almanacco denominato "Apocatastasi celeste". Nella "Cortona convertita" compare per la prima volta quella che oggi è considerata la più lunga parola della lingua italiana, "precipitevolissimevolmente". > Vinciana, 2975, "Seconda edizione della "Cortona", assai migliore della prima. Sempre Vinciana, 2973, citando edizioni precedenti, "Celebre poemetto satirico che schernisce ed accusa violentemente la Compagnia di Gesù ed in particolare il padre Petriccioli che nel 1677 era andato a predicare a Cortona. A lungo si diffuse manoscritto, semi-clandestinamente, e non si stampò che nel 1759 quando era già famosissimo ed assai discusso. Il Quadrio (VI, pg.724) lo definisce "Libello infamatorio ed osceno". Moreni, II, 90, sempre in riferimento all'edizione 1659, "Poesia satirica sparsa di mordacissimi sali . Ritrattò, o per meglio dire pretese di dare ad intenderlo, questo Poema, quale vidde la luce col seguente titolo: "Cortona nuovamente convertita.". Edizione sconosciuta al Parenti, "Dizionario dei luoghi di stampa falsi, .". SBN, "Presumibilmente stampato in Italia, cfr.: Copac, ESTC T229656". 350 gr.
Verlag: In Firenze, per Michel Nestenus e Antonmaria Borghigiani, 1707
Anbieter: Gabriele Maspero Libri Antichi, Como, Italien
Erstausgabe
Zustand: Good. In-8º (cm. 15,2), legatura coeva in p. pergamena floscia; pp. XXIV, 241, [3] in buono stato; un antico timbretto rosso Ex Libris al frontespizio e all'ultima carta, gore alle sole prime carte. Edizione originale di quest'opera mordace e divertente, una curiosa satira del Cortonese contro i dotti commenti degli Umanisti. Dobbiamo al Moneti, bizzarro letterato aretino, il conio di espressioni tuttora in uso quali 'andare coi piedi di piombo', o anche 'precipitevolissimevolmente'. Buon esemplare. (NJ6).
Verlag: Parigi (Firenze), 1759
Anbieter: studio bibliografico pera s.a.s., LUCCA, Italien
Erstausgabe
Copertina rigida. Zustand: discrete. Prima edizione. Prima edizione. Cm.12,3x7,8. Pg.XX, 114. Legatura in cartoncino marmorizzato con artigianale rinforzo cartaceo al dorso. Il testo è preceduto da una "Vita dell'Autore". Astronomo, astrologo e letterato, Francesco Moneti (Cortona, 1635-1712), ascritto all'Ordine francescano, compose la presente opera, un poema bernesco, nel 1677, ed in essa attaccò i Gesuiti, che lo obbligarono alla successiva "Ritrattazione" (1709). Compose per molti anni un almanacco denominato "Apocatastasi celeste". Nella "Cortona convertita" compare per la prima volta quella che oggi è considerata la più lunga parola della lingua italiana, "precipitevolissimevolmente". > Vinciana, 2973, riferendosi al manoscritto, "Celebre poemetto satirico che schernisce ed accusa violentemente la Compagnia di Gesù ed in particolare il padre Petriccioli che nel 1677 era andato a predicare a Cortona. A lungo si diffuse manoscritto, semi-clandestinamente, e non si stampò che nel 1759 quando era già famosissimo ed assai discusso. Il Quadrio (VI, pg.724) lo definisce "Libello infamatorio ed osceno". Sempre Vinciana, 2974, stavolta sulla presente edizione, "Rara edizione originale, sconosciuta alle maggiori bibliografie. Il testo è alquanto più breve (315 ottave) che nelle edizioni successive, e gli argomenti sono diversi". Moreni, II, 90 "Poesia satirica sparsa di mordacissimi sali . Ritrattò, o per meglio dire pretese di dare ad intenderlo, questo Poema, quale vidde la luce col seguente titolo: "Cortona nuovamente convertita.". Parenti, "Dizionario dei luoghi di stampa falsi, .", 161, "Edizione originale, pubblicata a Firenze per cura di Domenico Maria Manni". Inghirami, II, 428. 350 gr.
Verlag: Amsterdam, Ernesto Fraymann, 1790., 1790
Anbieter: Antiquariat INLIBRIS Gilhofer Nfg. GmbH, Vienna, A, Österreich
8vo. Title engraving, VIII, 350 pp. With engraved portrait of the author. Contemporary boards with ms. title to spine. Eight satirical poems by Moneti (1635-1712) in the Cortona dialect. Bookplates of the writer Conte Francesco Maria Riccardi de Vernaccia (*1794), the lawyer Gustavo Camillo Galletti, 1805-68), and Baron Horace von Landau (1824-1903), one of the most famous private collectors of the late 19th century (cf. H. P. Kraus, A rare book saga. NY 1978, p. 339).