Produktart
Zustand
Einband
Weitere Eigenschaften
Land des Verkäufers
Verkäuferbewertung
Verlag: Ufficio della "Biblioteca d'un curioso", Roma, 1886
Anbieter: studio bibliografico pera s.a.s., LUCCA, Italien
Brossura. Zustand: discrete. Cm.23x15,7. Pg.IV, 56. Brossura editoriale. Testo su due colonne. Supplemento al n°1 della "Biblioteca d'un curioso". Licenziosa, e in alcune parti oscena, satira seicentesca composta dall'abate Giovanni Francesco Lazzarelli (Gubbio, 1621 ? 1693). Le circa 400 liriche che compongono la "Cicceide" furono composte in scherno di Bonaventura Arrighini (Lucca, 1624-1685), detto appunto "Don Ciccio". 100 gr.
Verlag: ohne Ort (Venezia ?): ohne Verlag (ca. 1700?)., 1700
Anbieter: Wissenschaftliches Antiquariat Zorn, Marburg, Deutschland
Buch
228 Seiten. Die Ecken und Kanten sind etwas berieben, sonst handelt es sich um ein gutes Exemplar mit nur leichten Gebrauchsspuren. Textsauber und aus einem Nichtraucherhaushalt. // Small format, private leather cover with gilt edges on all sides. The corners and edges are slightly rubbed, otherwise it is a good copy with only slight signs of wear. Book from a non smoking environment. Dieses Exemplar stammt aus der Bibliothek von Peter Amelung (Württembergische Landesbibliothek Stuttgart). Sprache: Italienisch Kleinformat, Privater Lederband mit allseitigem Goldschnitt.
Verlag: (Hertz), Venezia, 1700
Anbieter: studio bibliografico pera s.a.s., LUCCA, Italien
Copertina rigida. Zustand: discrete. Cm.15,4x9. Pg.228. Legatura ottocentesca in mz.pelle con titoli e fregi in oro al dorso. Piatti marmorizzati e tagli spruzzati. Bruniture. L'abate Giovanni Francesco Lazzarelli (Gubbio, 1621 ? 1693), compiuti gli studi giuridici a Perugia, ottenne la protezione del Cardinale Carpegna, ricoprendo in seguito svariate cariche religiose, giuridiche e amministrative sia in Umbria che nelle Marche e in Emilia. Compose le circa 400 liriche che compongono la "Cicceide" in scherno di Bonaventura Arrighini (Lucca, 1624-1685), da lui detto appunto "Don Ciccio", mentre era Uditore rotale a Macerata, e, dopo che per il loro carattere licenzioso iniziarono a circolare in forma anonima, ne ottenne la messa all'Indice nel 1690. Nel 1692 dette alle stampe la versione che definì, appunto, "legittima". L'operetta è considerata un tipico esempio di poesia seicentesca, tra il satirico e l'erotico. Il volume, volutamente, non presenta alcun dato editoriale, e il frontespizio ha la tipica forma dell'antiporta. > Melzi, I, 205, ". la terza [edizione], senza alcuna nota di stampa, . si vuole eseguita per l'Hertz di Venezia". Vinciana, 2934 [precedentemente, 2930, così tratteggia l'opera: "Famosissima satira, costituita di "una serie di sonetti, divisi in due parti e intrammezzati, nella parte seconda, da pochi madrigali e altre piccole poesie; un continuo gioco di scherzi, spesso equivoci e osceni.". Brunet, II, 5, "La 3^ impress., sans lieu ni date, contient plusieurs sonnets qui ne sont pas dans la 2^, et doi lui être préférée". 150 gr.
Verlag: Appresso Claudio Riud, In Parigi, 1692
Anbieter: studio bibliografico pera s.a.s., LUCCA, Italien
Copertina rigida. Zustand: ottime. Cm.11,7x6. Pg.228, (12). Sobria legatura in piena pergamena rigida con titoli calligrafati al dorso. Graziosa vignetta calcografica all'antiporta. Eccellenti condizioni di conservazione. L'abate Giovanni Francesco Lazzarelli (Gubbio, 1621 ? 1693), compiuti gli studi giuridici a Perugia, ottenne la protezione del Cardinale Carpegna, ricoprendo in seguito svariate cariche religiose, giuridiche e amministrative sia in Umbria che nelle Marche e in Emilia. Compose le circa 400 liriche che compongono la "Cicceide" in scherno di Bonaventura Arrighini (Lucca, 1624-1685), da lui detto appunto "Don Ciccio", mentre era Uditore rotale a Macerata, e, dopo che per il loro carattere licenzioso iniziarono a circolare in forma anonima, ne ottenne la messa all'Indice nel 1690. Nel 1692 dette alle stampe la versione che definì, appunto, "legittima". L'operetta è considerata un tipico esempio di poesia seicentesca, tra il satirico e l'erotico. Il volume, volutamente, non presenta alcun dato editoriale, e il frontespizio ha la tipica forma dell'antiporta. Piantanida, 2930, così tratteggia l'opera: "Famosissima satira, costituita di "una serie di sonetti, divisi in due parti e intrammezzati, nella parte seconda, da pochi madrigali e altre piccole poesie; un continuo gioco di scherzi, spesso equivoci e osceni.". > Melzi, I, 205, "Si morde e si dileggia, sotto il nome di D. Ciccio, Bonaventura Arrighini, collega dell'autore della Ruota di Macerata. Francesco Bagni, nobile fanese, prestò pure ajuto al lazzarelli in questo suo lavoro, siccome veniamo assicurati dagli estensori della "Biblioteca Picena". Vinciana, 2933, "Parigi (ma Italia) . Ristampa fatta probabilmente nella stessa tipografia della IIª edizione, in formato ridotto", Brunet, II, 5. ICCU\VIAE\003261, "Stampato in Italia, forse a Venezia, ristampa dell'ed. del 1692". Parenti, "Dizionario dei luoghi di stampa .", 160", Questa seconda edizione fu stampata a Venezia dall'Hertz. 150 gr.
Verlag: In Parigi [Venezia], presso Claudio Riud [Herz], 1692
Anbieter: Gabriele Maspero Libri Antichi, Como, Italien
Erstausgabe
Zustand: Good. In-12° (cm. 15,1), legatura del XIX secolo in mezza pelle, dorso liscio con titolo in oro tra filetti ed eleganti fregi romantici sempre in oro (lievi tracce d'uso); pp. 412 in buono stato (alcune fioriture); con 1 frontespizio satirico inciso in rame da Desbois su cui compaiono oltre a un paio di testicoli le false indicazioni di stampa. Prima edizione completa [cfr. Piantanida 2931] della famosissima satira, costituita da una serie di sonetti, madrigali e altre piccole poesie, e con 12 indovinelli; un continuo gioco di scherzi, spesso equivoci e osceni nei quali sotto il nome di Don Ciccio è berteggiato un Bonaventura Arrighini lucchese, già collega dell'autore nella Ruota di Macerata. Per il luogo di pubblicazione e per il nome del tipografo, cfr. M. Parenti, Luoghi di stampa falsi, 160. Ex libris applicato al contropiatto. Buon esemplare. (NJ5).
Verlag: In Parigi Presso Claudio Rind (Riud) 1692 (Impressum fingiert, vermutl. Venedig)., 1692
Anbieter: Antiquariat Löcker, Wien, Österreich
BN 90,1124. Gay/Lemonnyer 1,588. Jöcher/Adelung 3,1149. Vgl. Jöcher/Adelung 1,1140. Thieme-B. 9,107 - "überaus drolliges" satyrisches Werk in Versform d. L. (1621/1631?-1694), in welchem Bonaventura Arrighini (erw. 1661), hier genannt "Don Ciccio", verspottet wird, bei Gay/Lemonnyer als Meisterwerk "Chef-d`oeuvre de verve boufonne (etc.)" bezeichnet. Sowohl Arrighini als auch d. Autor waren Auditoren d. Rota in Macerata. D. Stecher d. Titelblattes, Martial Desbois (auch Dubois) (1630-1700), geboren in Paris, soll lange in Italien tätig gewesen sein, was auch für einen italienischen Druckort sprechen würde. Vgl. Parenti, Falsi luoghi di stampa; S. 160: ".die Werke des G. F. Lazzarelli wurden bei Hertz in Venedig gedruckt". Selten. Gr. 12°. Gest. Titelblatt (M Desbois fec.), 412 S., mit Initialen u. e. kleinen Vignette auf jedem unteren Seitenrand. Älterer Pappband, mit Rückenbeschriftung. v. alter Hand, etw. fleckig, mit einigen Wurmgängen in. d. Innendeckeln u. im vorderen fliegenden Vorsatzblatt. Buchblock gut erhalten, ledigl. Schnitt gering angestaubt, minimal stockfleckig. Mit e. Besitzeintragung v. alter Hand (Bibl. d. Piaristenkoll. Wien 1790) am zweiten Titelblatt. Blattkanten unbeschnitten.
Erscheinungsdatum: 1730
Anbieter: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italien
Zustand: molto buono. in-12, pp. 228, (2), leg. ottocentesca in m. pelle verde, titolo, filetti e fregi in oro al dorso. "Giov. Francesco Lazzarelli morì prete e preposto alla Mirandola nel 1694. La sua opera La Cicceide è una raccolta di sonetti, ove egli se la piglia crudelmente contro l'Arrighini di Lucca, suo collega presso la Rota a Macerata. Lo trasforma immaginosamente in una persona fatta tutta di priapi, e non risparmia le oscenità. Il libello consiste in due parti. La prima si intitola Le Testicolate, la seconda Le Sghignazzate". Melzi, I, p. 205; Autori italiani del '600, III, p. 136, n. 2934; Graesse, II, p. 156. Book.
Verlag: In questa seconda impressione ordinatamente disposta, notabilmente accresciuta, e fedelmente rincontrata con gli Originali dell'Autore. In Parigi (i.e. Venezia) presso Claudio Riud (i.e. Hertz), 1692,, In Parigi (i.e. Venezia), 1692
Anbieter: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italien
Zustand: molto buono. in-12, pp. 412 (compreso satirico antiporta figurato su cui compaiono oltre a un paio di testicoli le false indicazioni di stampa, "M. Deshois fecit", e occhietto); legatura coeva in pergamena, tassello granata al dorso con titolo in oro. Seconda edizione ma prima con titolo "La Cicceide legittima", titolo che verrà ripetuto in tutte le successive tirature; il testo venne pubblicato per la prima volta a Cosmopoli (Venezia) senza menzione di edizione e senza data (1690 ca.) e fu avversato dalla censura. A seguito di questo nella presente edizione compaiono luogo di stampa ed editore falsi e vennero censurati i termini e le parti più scabrose (il vocabolo "coglione" è ad esempio obliterato in tutto il testo e sostituito con l'iniziale e dai puntini di sospensione). "Giov. Francesco Lazzarelli morì prete e preposto alla Mirandola nel 1694. La sua opera La Cicceide è una raccolta di sonetti, ove egli se la piglia crudelmente contro l'Arrighini di Lucca, suo collega presso la Rota a Macerata. Lo trasforma immaginosamente in una persona fatta tutta di priapi, e persegue il suo eroe dalla concezione fino alla tomba, e non risparmia le oscenità. Il libello consiste in due parti. La prima si intitola Le Testicolate, la seconda Le Sghignazzate". Ottimo esemplare (alcune note sull'opera e sull'autore si trovano trascritte da mano coeva sulle sguardie, tra cui il sonetto riguardante "l'olio santo" censurato nella presente edizione). Parenti, Luoghi distampa falsi, p. 160. NUC., V. 320. Vinciana 2931 ''Raro''. Graesse II, p. 156. Brunet II, 5. Book.
Verlag: Olschki, Firenze,, 2007
ISBN 10: 8822256638ISBN 13: 9788822256638
Anbieter: FIRENZELIBRI SRL, Reggello, FI, Italien
Buch
br. Zustand: COME NUOVO. Introduzione di Umberto Casari. Testo e note di Alberto Calciolari. Nei circa quattrocento componimenti (per lo più sonetti) della sua Cicceide legitima, Giovanni Francesco Lazzarelli (1621 - 1693) arride, con divertito e ossessivo sarcasmo, a Bonaventura Arrighini (Don Ciccio), collega magistrato della Rota di Macerata. L'opera, che assurgerà a fortunato esempio della poesia satirica del Seicento, è una dissacrante parodia della biografia del malcapitato, nella quale il poeta dà prova di padronanza degli strumenti stilistici e di conoscenza dei modelli letterari cinque-secenteschi. Using biting sarcasm and wit, Giovanni Francesco Lazzarelli (1621-1693) makes fun of his colleague Bonaventura Arrighini (Don Ciccio), auditor of the Rota of Macerata, in his Cicceide legitima. Consisting of about 400 poems (mostly sonnets), this work became a successful example of 17th- century satirical poetry and is an irreverent parody of the unfortunate auditor's biography, in which the poet shows mastery of stylistic instruments and knowledge of 16th- and 17th- century literary models. cm.17x24, pp.XCVIII-496 pp. con 62 figg. n.t. Coll.Studi Pichiani, vol. 11. Firenze, Olschki cm.17x24, pp.XCVIII-496 pp. con 62 figg. n.t. br. Coll.Studi Pichiani, vol. 11.
Verlag: Roma, Sommaruga, 1885, 1883,, Roma, 1885
Anbieter: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italien
Zustand: molto buono. 2 opere in 1 vol. in-16, pp. a-p, XXIII, 197, (3); XIII, 128; leg. coeva in m. marocchino verde, titolo e fregi in oro al dorso, testatine e finalini ad ornare entrambe le opere, timbri di possesso e di biblioteca estinta. La Cicceide, anche nota con la variante di Cicceide legitima, è una raccolta di 410 sonetti di stampo burlesco ed erotico scritta dall'abate e giurista Giovanni Francesco Lazzarelli alla fine del XVII secolo e divisa in due parti: le Testicolate e le Sghignazzate, qui introdotte da una breve biografia dell'A. in prefazione. Edizione originale dei Due Tribuni di Cesare Lombroso. L'autore ''Recò un indubbio contributo alla nascita della psichiatria scientifica, e ricercò costantemente l'esistenza di malattie e anomalie organiche alla base delle varie forme di alienazione. Rivolse una particolare attenzione ai rapporti tra genio, follia e crimine, che volle indagare con metodo medico-psicologico. In successive elaborazioni del tema, coniò il termine ''mattoide'' a indicare la figura di passaggio tra sano e alienato a volte contrassegnata da espressioni pseudo-geniali, non di rado identificabile nei moderni tribuni'' (Diz. Biografico degli Italiani), descritti nella presente opera. Buon esemplare (consueta e uniforme brunitura della carta). Il Diz. Biografico degli Italiani, vol.65 pp.548-553, offre esaurienti notizie sull'illustre criminologo. Book.