Produktart
Zustand
Einband
Weitere Eigenschaften
Gratisversand
Land des Verkäufers
Verkäuferbewertung
Verlag: nella stamperia Fracasso,, In Venezia,, 1796
Anbieter: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italien
Cm. 15, pp. 108. Legatura del tempo in cartonato alla rustica. Fioriture alle carte, peraltro esemplare in buono stato di conservazione.
Verlag: Forgotten Books, 2017
ISBN 10: 0259596027ISBN 13: 9780259596028
Anbieter: Buchpark, Trebbin, Deutschland
Buch
Zustand: Wie neu. Zustand: Wie neu | Seiten: 458 | Sprache: Italienisch.
Verlag: Presso Vincenzo Batelli, Firenze, 1828
Anbieter: Coenobium Libreria antiquaria, Asti, Italien
In 16 (cm 10 x 16), pp. VII + (1 bianca) + 201 + (1 bianca) + (2) con antiporta incisa all'acquaforte, frontespizio illustrato inciso. Cartonatura ottocentesca. Pubblicazione comprendenteÂuna raccolta di lettere scritte da Iacopo Bonfadio, natoÂa Gorzano sulla riviera di Salo' verso il 1500. Scrisse gli 'Annali della Repubblica di Genova e tradusse in italiano la Miloniana di Cicerone. Nel IV libro degli AnnaliÂgenovesiÂnarro' la congiura di Gianluigi Fieschi. Proprio il racconto di questo episodio gli costo' pero' la vita. Nel 1550 mori' decapitato dal carnefice come reo di sodomia e in carcere scriveva una breve, intensa lettera che poi Giacomo Leopardi accolse nella sua Crestomazia della prosa italiana. In questa raccolta sono inclusi: la lettera dal carcere a Giovambattista Grimaldi: "Mi pesa il morire, perche' non mi pare di meritar tanto."; il IV Libro degli AnnaliÂeÂla traduzione dell'orazione ciceroniana in difesa di Tito Annio Milone. Manno, 22694. ITA.
Verlag: Tedeschi, Piacenza, 1773
Anbieter: Antica Libreria Srl, San Gregorio di Catania, CT, Italien
in 16° - pp.2 c.b. + 143 + 2 c.b. - Pergamena - Tagli rossi - Macchie alla pergamenta, sguardie scollate piccole mancanze. Capitello inferiore rovinato. Carta in ottimo stato - Libro usato.
[Parma, co' tipi bodoniani, 1796], in-8 grande, brossura "spruzzata" ottocentesca, pp. 18, [2], l'ultima carta bianca. Pubblicato senza luogo né data ma edizione Bodoni cfr. Brooks, 658.
Verlag: Presso Vincenzo Canepa, Genova, 1870
Anbieter: Coenobium Libreria antiquaria, Asti, Italien
In 8 (cm 16 x 24,5), pp. XVI + 394 + (4) + (2 bianche). Legatura moderna in piena tela. Edizione ottocentesca degli Annali genovesi la cui edizione originale latina, pubblicata contemporaneamente all'edizione italiana a cura di Bartolomeo Paschetto, e' del 1586.ÂLa cronacaÂgenovese comprende fattiÂche vanno dal 1528 sino all'anno 1550. Manno, 35, p. 155. ITA.
Verlag: Planta,, Brixiae,, 1759
Anbieter: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italien
Cm. 21, pp. (24) 503 (1). Vignetta al frontespizio, una grande testata e capolettera incisi. Leg. coeva in cart. alla rustica con nervi passanti e titoli ms. al dorso. Privo dell antiporta figurata e della carta del porto di Genova. Esemplare fresco e marginoso. Volume secondo (di 2) delle opere in cui appare l intero testo storico su Genova.
Verlag: presso Jacopo Turlini,, In Brescia,, 1747
Anbieter: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italien
Cm. 23,5, pp. (24) 317 (3). Bella vignetta incisa al frontespizio, antiporta allegorica ed una tavola f.t. con vedute di Genova. Manca il ritratto dell'autore. Leg. strettamente coeva in cart. alla rustica. Dorso ricoperto in carta dipinta. Prime carte un po' slegate, peraltro esemplare fresco ed impresso su carta forte, ad ampi margini. Ottimo stato di conservazione. Si tratta del volume secondo delle: Opere volgari e latine di Jacopo Bonfadio, monograficamente autonomo e completo.
Verlag: Brixiae, Excudebat Petrus Planta, 1759
Anbieter: Gabriele Maspero Libri Antichi, Como, Italien
Zustand: Like New. 8vo (mm.205x135), leg. in cartoncino rustico coevo; pp. (32) 503 (2) e 2 tavv. d?ill. f.t. a p. pagina in rame (antiporta e veduta di Genova, incise da Zucchi su disegno di Scalvini); vignetta in rame al front., bei capilettera. Carte fresche, testo in latino e volgare a fronte. Lievis. alone d?umido alle sole prime pp. Ottimo stato. Si tratta della sola seconda parte (in cui appare l?intero e completo testo storico su Genova) delle opere del Bonfadio pubblicate dal Planta. Ottimo esemplare. (SF4).
Verlag: Presso Pier-Antonio Pianta, In Brescia, 1758
Anbieter: studio bibliografico pera s.a.s., LUCCA, Italien
Erstausgabe
Copertina rigida. Zustand: discrete. Disponibile solo la prima delle due parti che compongono le "Opere volgari e latine di Jacopo Bonfadio". Opera dedicata a Francesco Rota. Cm.19,5x12. Pg.(12), XVI, LX, 295, (1). Legatura coeva in mz.pelle con titoli in oro al dorso a cinque nervature e piatti marmorizzati. Tassello cartaceo al capitello superiore. Con tre tavole ripiegate raffiguranti una scena allegorica, una veduta di Genova e il ritratto del Bonfadio, tutte incise da Francesco Zucchi. Testatine e capilettera xilografici. Il testo è preceduto da una "Lettera dell'avvocato Carlantonio Polotti al signor abate Antonio Sambuca che contiene alcune notizie di Jacopo Bonfadio e della sua famiglia. Ritrovate dopo la prima edizione delle opere del suddetto Bonfadio fatta in Brescia da Jacopo Turlini", con frontespizio autonomo e datazione 1759. Raccolta di lettere, inviate e ricevute, e poesie latine e volgari dell'umanista Giacomo Bonfadio (Gazzane di Preseglie, 1509 - Genova, 1550), Fra i corrispondenti compaiono Paolo Manuzio, Pietro Bembo, Annibal Caro e Lodovico Dolce. In fine liriche in onore del Bonfadio di Girolamo Segale, Alessandro Piccolomini, Paolo Manuzio e Pagani Paganini. La seconda parte, pubblicata l'anno successivo, contiene "Jacobi Bonfadii Annalium Genuensium ab anno 1528. recuperatae libertatis usque ad annum 1550. Libri quinque". > Lozzi, I, 2103. 450 gr.
Verlag: Tradotti dal latino da Bartolomeo Paschetti. Volume unico. Capolago, Tipografia Elvetica, 1836,, 1836
Anbieter: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italien
Zustand: molto buono. in-16, pp. XLVIII, 240, legatura del tempo m. pelle, tit. e fregi oro al dorso. Ristampa della celebre opera che, dopo essere stata pubblicata postuma nel 1586 in latino a Pavia per cura di Bartolomeo Paschetti, fu da questi subito tradotta in italiano e pubblicata nello stesso anno a Genova. Nelle pagine preliminari si trovano anche le ''Notizie sulla vita di J. Bonfadio'' di Girolamo Tiraboschi. Jacopo Bonfadio (nato a Gazano, sul lago di Garda, prima del 1509), occupò per vari anni la cattedra di filosofia all'università di Genova ed ebbe anche la carica di storiografo ufficiale della Repubblica; accusato di eresia, o di sodomia, fu decapitato nel luglio del 1550. Manno, VI, 22437. Caddeo, Ediz. di Capolago, n. 45.
Verlag: Excudebat Jacobus Turlinus, 1746 - 1747., Brixiae,, 1746
Anbieter: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italien
Due volumi di cm. 23,5, pp. (24) 224; (22) 317 (1) di explicit, (2) bianche. Al primo volume antiporta allegorica incisa dallo Zucchi da disegno del Lazari; vignetta calcografica al frontespizio. Dedicatoria al Cardinale Angelo Maria Querini, Bibliotecario Vescovo di Brescia, e, a fronte di essa, ritratto a piena pagina del Querini medesimo inciso dallo Zucchi da invenzione di Scalvini. Varie avvertenze e approvazioni, cui segue una vita del Bonfadio scritta dal Mazzucchelli. Una bellissima tavola allegorica incisa a piena pag. dallo Zucchi (sempre da invenzione di Scalvini) a fronte della p. 1 con veduta di Salò e del Lago di Garda. Al secondo vol., antiporta allegorica sempre incisa dallo Zucchi da invenzione dello Scalvini; un ritratto f.t. del Bonfadio inciso dallo Zucchi; una tav. f.t. con veduta di Genova. Alle pp. 305 e sgg. si trova, con autonomo occhietto, la "Giunta di alcuni componimenti del Bonfadio". Legatura strettamente coeva in cart. alla rustica con nervi passanti e titoli manoscritti ai dorsi. Una traccia d'umidità con alcune macchie al margine interno bianco delle ultime carte del secondo volume, peraltro esemplare particolarmente marginoso e ben conservato. Edizione bresciana di metà Settecento, curata dall'abate Antonio Sambuca, delle principali opere del Bonfadio. Il primo volume contiene le lettere del Bonfadio e quelle a lui indirizzate, le sue poesie volgari e latine e i versi encomiastici a lui rivolti da Girolamo Segala, da Alessandro Piccolomini e da Paolo Manuzio. Il secondo volume contiene gli annali di Genova, autentico classico della storiografia rinascimentale italiana, steso con l'adozione del metodo annalistico allora vigente. L'opera, pubblicata per la prima volta a Pavia nel 1586, è ripartita in cinque libri, la cui narrazione corre dal 1528 al 1550. Vergati in un latino di esemplare limpidezza e concisione che ricorda quello di Cesare, i presenti annali si distinguono anche per il rigore nella cernita e nell'utilizzo dei documenti. Il Bonfadio (Gazzane di Preseglie, Salò, inizio del XVI secolo-Genova, 1550), umanista e storiografo gardesano, segretario dei cardinali Merino e Ghinucci, nelle sue errabonde escursioni per l'Italia risiedette in molte città; a Napoli si strinse d'amicizia con Juan Valdès, simpatizzando per le sue dottrine religiose, e a Padova fu precettore del figlio del Bembo. Chiamato nel 1544 a Genova a insegnare filosofia, dalla Repubblica di Genova ebbe l'incarico di dare continuazione alla storia del Foglietta. Morì decapitato nel 1550 con l'accusa di sodomia (pretestuosa, in quanto il reale motivo della condanna fu il risentimento di alcune potenti famiglie genovesi criticate nell'opera). Compose inoltre versi latini e volgari e numerose epistole descrittive di notevole eleganza. V. Manno, VI, 22437. Rossi, 747. Calderari, 521. Lozzi, I, 1445 e 2103.
Verlag: presso Pier-Antonio Pianta, 1758-59, In Brescia,, 1758
Anbieter: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italien
Due volumi di cm. 21, pp. (16) lx, 295 (1); (24) 503 (1). Vignette xilografiche a ciascun frontespizio, testate, capolettera, due diverse antiporta allegoriche e ritratto f.t. dell'autore inciso in rame da Francesco Zucchi su un disegno di Pietro Scalvini, due tavole f.t. con vedute di Salò e del Lago di Garda e veduta di Genova. Leg. del tempo in mezza pergamena con punte e cartonato, dorsi lisci con titoli manoscritti. Esemplare particolarmente genuino e marginoso (in barbe), in ottimo stato di conservazione.
Verlag: Brescia: Pier-Antonio Pianta, 1758-59, 1758
Anbieter: Peter Harrington. ABA/ ILAB., London, Vereinigtes Königreich
Second collected edition of the complete works of the Italian humanist Bonfadio (1508-1550). Originally published in 1746-47, it was here expanded with notes and includes a new dedication and a revised life of the author. Bonfadio's letters are his most important contribution, particularly as a sketch of Italy's reaction to the new theological doctrines of the Reformation. Jacopo Bonfadio was an academic from Lake Garda who travelled across Italy at the service of various prelates, eventually accepting a position as professor of philosophy and historian in Genoa. "Five years after his arrival he was beheaded and then burned as a consequence of an affair, possibly with a wellborn boy" (Cochrane, p. 244). This collection includes Bonfadio's letters, many addressed to famous contemporaries including Pietro Bembo, his son Torquato, and Paolo Manuzio. During a stay in Naples, Bonfadio became closer to the circle of Juan de Valdés, one of the most prominent exponents of the Catholic reformation in Italy. In a letter to the humanist Pietro Carnesecchi (p. 29-33), he wrote: "Valdés was one of the rare men of Europe, and those writings he has left on St Paul's letters and the Psalms of David will be the fullest evidence of it" (p. 32). This edition further includes Bonfadio's translation of Cicero's oration Pro Milone, with a commentary, his poetry (dedicated to the beauty of Lake Garda), and his Annales Genuendis, a history of the Republic of Genoa from 1528 to 1550. Provenance: from the library of marquis Francesco Maria Riccardi del Vernaccia (1794-1863), chamberlain to the Grand Duke Ferdinand III of Tuscany, with his armorial bookplate on the front pastedown of volume I. Later owned by Gustavo Camillo Galletti (1805-1868), Italian editor, with his ink-stamp on the title page of vol. I. Subsequently in the collections of Baron Horace de Landau (1824-1903), Austrian banker, and of Giannalisa Feltrinelli (1903-1981; her son Giangiacomo founded the noted publishing company Feltrinelli Editore), with their bookplates on both front pastedowns, and Giannalisa's embossed stamps on the front free endpapers. Gamba, see 1264. Eric Cochrane, Historians and Historiography in the Italian Renaissance, 1981. 2 volumes, octavo (192 x 127). Contemporary vellum over paper boards, spines lettered in contemporary manuscript, edges sprinkled red. Engraved frontispiece in both volumes, 3 similar plates, engraved initial and headpiece in vol. I, engraved vignette on title of vol. II, woodcut initials, head- and tailpieces. Couple of spots of wear to extremities, small worm trails on endpapers not extending to text, occasional faint spot of foxing, else clean. A remarkably bright and crisp copy.
Verlag: Apud Hieronymum Bartolum, Pavia, 1586
Anbieter: Coenobium Libreria antiquaria, Asti, Italien
In 8, cm 14,5 x 20, pp. (16) + 206. Stemma xilografico al frontespizio. Mezza pelle settecentesca con angoli, fregi oro e nervature al dorso. Sguardie in carta marmorizzata coordinate a quelle dei piatti. Ex libris nobiliare al contropiatto. Elegantemente stampata in bel carattere corsivo. Edizione originale latina, pubblicata contemporaneamente all'edizione italiana a cura di Bartolomeo Paschetto e dedicata a Giulio Pallavicino di questi annali della Repubblica di Genova che partono dal 1528 sino all'anno 1550. Questi vennero pubblicati postumi in quanto il Bonfadio, proprio nel 1550 venne accusato di sodomia e in seguito giustiziato (non si sa se nel 1551, nel 1560 o nel 1582). Misteriosa rimane comunque tutta la vicenda. Sembrerebbe che a scatenare le accuse contro il Bonfadio, piu' che le ragioni legate alle sue preferenze sessuali (peraltro comprovate dai commenti di alcuni suoi contemporanei), siano state alcune considerazioni non gradite da alcune importanti famiglie genovesi, contenute nei suoi annali, caratterizzati peraltro da un atteggiamento storiografico poco incline ai toni encomiastici e di stesura cronachistica tipica dei suoi predecessori.ÂNon da escludere, inoltre,Âanche laÂpossibilita' che, le ragioni della sua condanna fossero dovute ad accuse di eresia (il Pantagano, in una lettera a Manuzio, definisce il Bonfadio 'molto eretico'), accuse che la Repubblica genovese sovente tendeva ad occultare. Comunque il successo dell'opera e' testimoniato dalle molte edizioni che seguirono questa (1725, 1747, 1759) e la traduzione italiana. Apprezzato per il suo stile letterario, ebbe importanti rapporti con umanisti quali il Franco, Paolo Manuzio, M. Flaminio. Fu anche precettore del figlio di Pietro Bembo. Grazie a cio' ebbe modo di guadagnarsi la cattedra in filosofia presso lo Studio genovese LAT.
Verlag: Presso Pier Antonio Pianta, Brescia, 1758
Anbieter: Coenobium Libreria antiquaria, Asti, Italien
2 volumi in 8 (cm 13 x 20), pp. (20) + LIX + 295 + (3) + XVI (con frontespizio autonomo "Lettera dell'avvocato Carlantonio Polotti al Signor Abate Antonio Sambuca che contiene alcune notizie di Jacopo Bonfadio e sua famiglia, Brescia, 1759) con 1 tavola incisa all'antiporta, vignetta incisa al frontespizio, testatina e grande capolettera incisiÂin rame alla 4o carta non numerata con la dedicatoria a Francesco Rota, 1 ritratto inciso in rame da Francesco Zucchi raffigurante Jacopo Bonfadio anteposto all'inizio della sua biografia, 1 tavola incisa in rame a pagina 2 con veduta di Salo' e del lago di Garda; (24) + 503 + (1) con 1 tavola incisa all'antiporta, vignetta incisa al frontespizio,Âtestatina e capolettera incisi alla prima pagina con la dedicatoria a Pietro Dona', 1 tavola fuori testo incisa con bel panorama di Genova. Legatura coeva in mezza pelle. Alla fine del primo tomo e' aggiunta la "Lettera dell'avvocato Carlantonio Polotti al Signor Abate Antonio Sambuca che contiene alcune notizie di Jacopo Bonfadio e sua famiglia", stampata sempre a Brescia dal medesimo editore. Opera completa in due parti (la seconda parte presenta frontespizio diverso dal titolo "Jacopi Bonfadii Annalium Genuensium ab anno MDXXVIII.usque ad annum MDL. Libri quinque accredit nunc primum versio italica a Bartholomaeo Paschetti descripta" comprendente appunto gli Annali genovesi di Bonfadio in latino e traduzione a fronte in italiano ci Bartolomeo Paschetti. Seconda edizione bresciana accresciuta con note e con componimenti in lode dell'Autore contenente le Lettere familiari di Jacopo Bonfadio (1758) e gli Annali genovesi (1759). La prima edizione bresciana, stampata da Jacopo Turlini e' del 1746-47. "A Brescia ilÂPiantaÂstampo' fino al 1763. In dieci anni dette alla nostra citta' alcune delle opere migliori. Di particolare impegno: LeÂlettere famigliari, di JacopoÂBonfadio, con altri suoi componimenti in prosa e in versi e la vitaÂAnnalium Genuensium, di Jacopo Bonfadio, con traduzioneÂa fronte di Bartolomeo Paschetti (1759); per queste opere l'editore il 30 aprile 1758 aveva ottenuto l'esclusiva della stampa e della vendita per dieci anni" ("Commentari dell'Ateneo di Brescia", 1981, p. 164). Jacopo Bonfadio nacque a Gazzane, presso Salo', nel 1508. Nel 1545 fu professore di filosofia a Genova dove scrisse i cinque libri degli Annali dedicati alla citta' poi pubblicati postumi nel 1586 in quanto Bonfadio fu accusato di sodomia e in seguito giustiziato (non si sa se nel 1551, nel 1560 o nel 1582). Misteriosa rimane comunque tutta la vicenda. Sembrerebbe che a scatenare le accuse contro di lui, piu' che le ragioni legate alle sue preferenze sessuali (peraltro comprovate dai commenti di alcuni suoi contemporanei), siano state alcune considerazioni non gradite ad alcune importanti famiglie genovesi, contenute nei suoi annali, caratterizzati da un atteggiamento storiografico poco incline ai toni encomiastici e di stesura cronachistica tipica dei suoi predecessori. Non e' da escludere, inoltre, anche la possibilita' che le ragioni della sua condanna fossero dovute ad accuse di eresia (Pantagano, in una lettera a Manuzio, definisce Bonfadio "molto eretico"). Brunati, "Dizionarietto degli uomini illustri della Riviera di Salo'", p. 47. ITA.
Verlag: Excudebat Jacobus Turlinus, 1746 - 1747., Brixiae,, 1746
Anbieter: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italien
2 voll. in-8° (210x143mm), pp. (24), 224; (22), 317, (1) di explicit, (2) bianche; legatura coeva in p. pergamena rigida con unghie e titolo in oro su tassello ai dorsi. Tagli a spruzzo. Al primo vol., antiporta allegorica incisa dallo Zucchi da disegno del Lazari; vignetta calcografica al frontespizio. Dedicatoria al Cardinale Angelo Maria Querini, Bibliotecario Vescovo di Brescia, e, a fronte di essa, ritratto a piena pagina del Querini medesimo inciso dallo Zucchi da invenzione di Scalvini. Varie avvertenze e approvazioni, cui segue una vita del Bonfadio scritta dal Mazzucchelli. Una bellissima tavola allegorica incisa a piena pag. dallo Zucchi (sempre da invenzione di Scalvini) a fronte della p. 1 con veduta di Salò e del Lago di Garda. Al secondo vol., antiporta allegorica sempre incisa dallo Zucchi da invenzione dello Scalvini; un ritratto f.t. del Bonfadio inciso dallo Zucchi; una tav. f.t. con veduta di Genova. Alle pp. 305 e sgg. si trova, con autonomo occhietto, la "Giunta di alcuni componimenti del Bonfadio". Qualche minima fioritura. Ottimo esemplare. Edizione bresciana di metà Settecento, curata dall'abate Antonio Sambuca, delle principali opere del Bonfadio. Il primo volume contiene le lettere del Bonfadio e quelle a lui indirizzate, le sue poesie volgari e latine e i versi encomiastici a lui rivolti da Girolamo Segala, da Alessandro Piccolomini e da Paolo Manuzio. Il secondo volume contiene gli annali di Genova, autentico classico della storiografia rinascimentale italiana, steso con l'adozione del metodo annalistico allora vigente. L'opera, pubblicata per la prima volta a Pavia nel 1586, è ripartita in cinque libri, la cui narrazione corre dal 1528 al 1550. Vergati in un latino di esemplare limpidezza e concisione che ricorda quello di Cesare, i presenti annali si distinguono anche per il rigore nella cernita e nell'utilizzo dei documenti. Il Bonfadio (Gazzane di Preseglie, Salò, inizio del XVI secolo-Genova, 1550), umanista e storiografo gardesano, segretario dei cardinali Merino e Ghinucci, nelle sue errabonde escursioni per l'Italia risiedette in molte città; a Napoli si strinse d'amicizia con Juan Valdès, simpatizzando per le sue dottrine religiose, e a Padova fu precettore del figlio del Bembo. Chiamato nel 1544 a Genova a insegnare filosofia, dalla Repubblica di Genova ebbe l'incarico di dare continuazione alla storia del Foglietta. Morì decapitato nel 1550 con l'accusa di sodomia (pretestuosa, in quanto il reale motivo della condanna fu il risentimento di alcune potenti famiglie genovesi criticate nell'opera). Compose inoltre versi latini e volgari e numerose epistole descrittive di notevole eleganza. V. Manno, VI, 22437. Rossi, 747. Calderari, 521. Lozzi, I, 1445 e 2103.