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    Copertina rigida. Zustand: buone. Cm.16,2x10. Pg.164. Legatura in mz.pelle con titoli in oro al dorso e piatti marmorizzati. Stimata biografia del cardinale Sforza Pallavicino (Roma, 1607-1667) della Compagnia del Gesù. 200 gr.

  • In 16 (cm 10 x 15), pp. XII + 451 + (1) con 1 tavola all'antiporta con ritratto dell'Autore e 1 tavola ripiegata fuori testo incisa all'acquaforte che riproduce il testo di un'epigrafe. Cartonatura moderna decorata. Seconda edizione di questa storia della poesia italiana dalle origini al Settecento. Fa parte della collana "Biblioteca scelta di opere italiane antiche e moderne". ITA.

  • Copertina rigida. Zustand: discrete. 2ª edizione. Cm.16,6x10,4. Pg.X, 452. Legatura in mz.pergamena coeva con piatti marmorizzati. Tassello, parzialmente abraso, copn titoli in oro al dorso. Ritratto dell'Autore inciso in ovale all'antiporta da C.Cattaneo su disegno di Cleofe Silvestri. Una tavola epigrafica in grande formato. Collezione "Biblioteca scelta di opere italiane antiche e moderne", n°150. Acritto all'Ordine dei Minori Osservanti, Ireneo Affò (Busseto, 1741-1797), fu bibliotecario ducale a Parma, biografo, erudito e storiografo. Scrisse importanti testi di storia parmense e nel presente testo, pubblicato la prima volta nel 1777, traccia, in forma di dizionario, un esauriente quadro della poetica italica dalle origini al XVIII secolo. 350 gr.

  • In 16, pp. 63 + (1). Br. rifatta. Vita di Martino da Parma scritta da Ireneo Affo' l'unico che si interesso' alla ricostruzione agiografica delle vicende del santo parmigiano. ITA.

  • In 8, pp. (16) + 61 + (3b). Firme di possesso ai contropiatti e alle sguardie. Legatura in mz. pg. coeva con piatti in cartone decorato. Titolo manoscritto al dorso. Vita di Bernardino Marliani natoÂa Mantova nel 1542. Fu mandato allo Studio di Padova, dove segui' le lezioni di Bernardino Tomitano. Fu accolto nell'Accademia degli Invaghiti fondata da Cesare Guastalla con il nome di Incitato. Pubblico' un'edizione del Cortegiano del Castiglione. ITA.

  • AFFO' Ireneo.

    Verlag: Dalla Reale Stamperia, Parma, 1774

    Anbieter: studio bibliografico pera s.a.s., LUCCA, Italien

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    Copertina rigida. Zustand: discrete. Prima edizione. Prima edizione. Opera dedicata a Teodora Gonzaga Langravia d'Assia Darmstadt. Cm.24x17,8. Pg.VIII, 200. Coperta in cartoncino marmorizzato leggero. Tagli spruzzati. Vecchio timbro di biblioteca estinta al frontespizio, racchiuso in cornicetta decorativa. > Brooks, 53. Lozzi, 2171. 350 gr.

  • Bild des Verkäufers für Storia della città di Parma& zum Verkauf von Studio Bibliografico Benacense

    AFFO' IRENEO.

    Verlag: Carmignani, 1792-95, Parma,, 1792

    Anbieter: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italien

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    Tre volumi (di 4!), pp. xvi, 390 (2); (4) 416; (4) 396. Legatura originale in cartonatura leggera con titoli manoscritti su tasselli ai dorsi. Esemplare genuino e marginoso, in barbe. Ben conservato. Manca il secondo volume ed il ritratto al primo?.

  • Affo', P. Ireneo

    Verlag: Ruggero Battaglini, 1983

    Anbieter: Librodifaccia, Alessandria, AL, Italien

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    24 cm, br. edit; pp. 171, 6 tav. f.t Molto buono.

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    Zustand: Good. In-8° (cm. 20,2), brossura editoriale a stampa (antica firma di appartenenza del Conte Serbelloni; nome dell'autore a penna; piccoli strappi al dorso), pp. [6] 193 in ottimo stato, fresche e in barbe con 1 tavola genealogica ripiegata f.t. e 2 tavole di ritratti f.t. (piccoli segni d'uso). Buon esemplare. (SC1).

  • Affò Ireneo.

    Verlag: In Parma, presso Filippo Carmignani, 1777

    Anbieter: Gabriele Maspero Libri Antichi, Como, Italien

    Verbandsmitglied: ALAI ILAB

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    Zustand: Like New. In-8° (cm.18,8), legatura coeva in cartoncino con titolo ms. al dorso; pp. 355 [1b] in barbe con una tavola illustrativa ripiegata f.t.; antico appunto al contropiatto, lievi e sporadiche fioriture.Edizione originale di questo dizionario della poesia volgare preceduto da un Ragionamento Istorico dell'Origine, e Progresso della volgar Poesiascritto sempre dell'Affò, frate minore osservante di Busseto. Cfr. Modona, Bibliogr. del padre I. A., Parma, 1898, passim. V. Ottimo esemplare. (SC1).

  • Zustand: Very Good. In-16° (cm. 16,5), brossura muta coeva con titolo ms. al dorso, pp. 203 in barbe e in buono stato, antichi appunti manoscritti al foglio di guardia; lievi fioriture. Guida turistica di Parma. Cfr. Primo catalogo collettivo delle biblioteche italiane II, p. 32. Esemplare molto buono. (NK1).

  • Affò Ireneo.

    Verlag: Parma, presso Filippo Carmignani, 1783

    Anbieter: Gabriele Maspero Libri Antichi, Como, Italien

    Verbandsmitglied: ALAI ILAB

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    Zustand: Like New. In-4° (cm. 21,1), brossura muta coeva (piccola mancanza al dorso); pp. XVI 232 in ottimo stato con 1 tavola di ritratto f.t. in antiporta (); antica nota ms. al risguardo. Edizione originale della prima ampia monografia baldiana, fatta di ricerche romane oltre che guastallesi. Ancora oggi è utilizzata per ricostruire vita e opere del matematico e letterato urbinate: cfr. G. Ferraro, Bernardino Baldi e il recupero del pensiero tecnico-scientifico dell?antichità, Edizioni dell?Orso 2008, pp.159. Con bibliografia. Ottimo esemplare. (SG1).

  • Affò, Ireneo

    Verlag: Dalla Stamperia Reale, Parma, 1777

    Anbieter: Parigi Books, Vintage and Rare, Schenectady, NY, USA

    Verbandsmitglied: ABAA ILAB

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    Hardcover. First Edition. xix, [1], 224pp. Contemporary vellum backed paper covered boards with gold lettering on the spine. Some stains to covers, stain affecting lower corner of boards and of leaves, previous owner's name to front pastedown endpaper and to title page, small wormhole to front pastedown endpaper. A very good copy. In the Italian language. ; Octavo.

  • Bild des Verkäufers für Vita di Frate Elia Ministro Generale de' Francescani scritta dal padre Ireneo Affò Minor Osservante lettor giubilato, definitore, vice-bibliotecario di S.A.R. il signor Infante di Spagna Duca di Parma ec. zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas

    Zustand: Buono (Good). In 8vo (mm. 190x127). Pp. 105, [3]. Ultima carta bianca. Fregio xilografico sul frontespizio. Brossura marmorizzata coeva (piccole mancanze al dorso). Intonso con barbe.Prima edizione, dedicata a Ambrogio Erba, di uno dei numerosi studi storico-biografici dell'Affò, riguardante la vita di Frate Elia da Cortona (Assisi, 1178 - Cortona, 1253), uno dei primi seguaci e biografi di San Francesco.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di un discorso intorno alle arti parmigiane uscito postumo in appendice (pp. 17-47) al primo volume della Storia di Parma di A. Pezzana (Parma, 1837), che rappresenta una sorta di sintesi di altri scritti dell'Affò rimasti inediti, tra i quali quello su Chiese e monasteri del. Book.

  • Bild des Verkäufers für Memorie istorico-critiche del Beato Martino da Parma Vescovo di Mantova raccolte dal Padre Ireneo Affò Min. Oss. bibliotecario di S.A.R. e professor onorario di storia nella R. Università zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas

    Zustand: Buono (Good). In 8vo (mm. 194x128). Pp. 63, [1]. Fregio tipografico al titolo. Brossura marmorizzata coeva. Intonso con barbe.Prima edizione, dedicata all'abate Gaetano Marini, prefetto degli Archivi Segreti Pontifici, di questa biografia di Martino da Parma (Parma, inizio XIII sec.-Mantova, 1268), che fu canonico, cappellano pontificio e, dal 1252, vescovo di Mantova. Contiene anche: Appendice di documenti allegati nelle descritte memorie (p. [43]).Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di un discorso intorno alle arti parmigiane uscito postumo in appendice (pp. 17-47) al primo volume della Storia di Parma di A. Pezzana (Parma, 1837), che rappresenta una sorta di sintesi di altri scritti dell'Affò rimasti inediti. Book.

  • Bild des Verkäufers für Il Parmigiano servitor di piazza almanacco per l'anno 1793 zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas

    AFFÒ, Ireneo (1741-1797)

    Verlag: Parma, dalla stamperia Carmignani [1793], Parma, 1793

    Anbieter: Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas, Modena, Italien

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    Zustand: Buono (Good). In 8vo (mm. 151x99). Pp. 84. Mezza pelle coeva con punte, dorso con tassello e titolo in oro, tagli marmorizzati (piccole mancanze). Lievi sporadiche fioriture. Ottima copia.Questa celebre guida della città di Parma, in cui l'autore si finge un cicerone di professione di nome Frombola, si compone di quattro dialoghi usciti come premessa ad almanacchi del 1793, ?94, ?95 e ?96 e poi più volte ristampati. La presente è la prima edizione assoluta e comprende solo il primo dialogo.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di un discorso intorno alle arti parmigiane uscito postumo in appendice (pp. 17-47) al primo volume della Storia di Parma di A. Pezzana (Parma, 1837), che rappresenta una sorta di sintesi d. Book.

  • Bild des Verkäufers für Illustrazione di un antico piombo del Museo Borgiano di Velletri appartenente alla memoria ed al culto di San Genesio Vescovo di Brescello con appendice di documenti opuscolo del P. Ireneo Affò [.] zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas

    Zustand: Buono (Good). In 4to (mm. 255x205). Pp. [6], 64 pp. e [2] tavole calcografiche su doppia pagina fuori testo. Manca la prima carta bianca. Altra illustrazione incisa in rame nel testo a p. 41 raffigurante delle Monete Brescellesi. Cartone marmorizzato moderno, piatti entro cornice dorata con fregi angolari impressi in oro, dorso con fregi in oro, tagli marmorizzati antichi. Qualche lieve macchia ed alone occasionale, rinforzo al margine interno di una carta. Buona copia marginosa.Prima edizione, dedicata al Cardinal Principe Stefano Borgia, di questa opera storico-erudita, frutto delle ricerche archivistiche compiute dall'Affò durante i suoi anni d'insegnamento a Guastalla.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di. Book.

  • Bild des Verkäufers für Vita di Monsignor Giangirolamo Rossi de' Marchesi di San Secondo Vescovo di Pavia scritta dal P. Ireneo Affò Minor Osservante bibliotecario di S.A.R. zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas

    Zustand: Buono (Good). In 4to (mm. 212x150). Pp. XII, 84. Fregio tipografico sul frontespizio. Cartonato coevo (dorso rinforzato), tagli marmorizzati. Leggero alone all'angolo inferiore esterno. Un po' sciolto. Buona copia.Prima edizione. Giovan Girolamo de' Rossi (San Secondo Parmense, 1505-Prato, 1564), letterato e umanista, fu governatore di Roma dal 1551 al 1555 e ricoprì la carica di vescovo di Pavia dal 1530 al 1564.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di un discorso intorno alle arti parmigiane uscito postumo in appendice (pp. 17-47) al primo volume della Storia di Parma di A. Pezzana (Parma, 1837), che rappresenta una sorta di sintesi di altri scritti dell'Affò rimasti inediti, tra i quali quello su Chiese e mona. Book.

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    Zustand: Buono (Good). In 8vo (mm. 190x125). Pp. 355, [1 bianca] ed una tavola calcografica ripiegata fuori testo. Fregio xilografico al frontespizio. Con due figure in legno nel testo (pp. 31-32). Brossura muta coeva (un po' fiorita). Leggere bruniture e fioriture sparse, ma buona copia intonsa con barbe.Prima edizione (una seconda apparve a Milano nel 1824) di questo dizionario della poesia volgare, concepito per l'istruzione dei giovani e preceduto da un Ragionamento su l'origine e i progressi della volgar poesia, che è in parte derivato dall'opera di F.S. Quadrio.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di un discorso intorno alle arti parmigiane uscito postumo in appendice (pp. 17-47) al primo volume della Storia di Par. Book.

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    AFFÒ, Ireneo (1741-1797)

    Verlag: Guastalla, dalla stamperia dell'illustrissima Comunità [Luigi Allegri], Guastalla, 1775

    Anbieter: Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas, Modena, Italien

    Verbandsmitglied: ALAI ILAB

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    Zustand: Buono (Good). In 8vo (mm. 208x140). Pp. 16. Frontespizio entro doppia bordura xilografica con fregio al centro. Cartoncino marmorizzato coevo. Al contropiatto firma di appartenenza coeva ?Di me Don Francesco Mazziero di Luzzara? Ottima copia su carta forte.Rara prima edizione di questo poemetto scritto dall'Affò in lode del canonico guastallese Giuseppe Negri ed accompagnato in fine da note esplicative. Nella composizione compaiono con lo pseudonimo arcadico anche altri personaggi quali A. Pegolotti, C. Cantoni e G. Secchi Ronchi; si allude inoltre all'Accademia degli Sconosciuti.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di un discorso intorno alle arti parmigiane uscito postumo in appendice (pp. 17-47) al primo vol. Book.

  • Bild des Verkäufers für Relazione del solenne ricevimento negli ordini di San Michele e dello Spirito Santo di Sua Altezza Reale il principe ereditario di Parma don Lodovico di Borbone zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas
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    Zustand: Buono (Good). In 4to (mm. 256x184). Pp. [2], 24. Stemma dei Borbone inciso in rame al frontespizio, testatina calcografica a p. [1] con insegna dell'Ordine dello Spirito Santo. Mezza pelle posteriore, dorso con fregi, tassello e titolo in oro. Ex-libris Emilio Pittaluga. Qualche fioritura, un po' sciolto. Su carta doppia di Londra.Rara prima edizione (nella variante B con le ultime 3 righe della p. 13 ricomposte).Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di un discorso intorno alle arti parmigiane uscito postumo in appendice (pp. 17-47) al primo volume della Storia di Parma di A. Pezzana (Parma, 1837), che rappresenta una sorta di sintesi di altri scritti dell'Affò rimasti inediti, tra i quali quello su Chiese e mona. Book.

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    Zustand: Buono (Good). In 8vo (mm. 151x102). Pp. 144, [2: Avviso]. Cartone coevo coperto di carta rossa picchiettata con titolo manoscritto al dorso, tagli marmorizzati (lievi mancanze e scoloriture). Note manoscritte ai risguardi anteriori, timbro al titolo dello scultore genovese Santo Varni (1807-1885). A tratti un po' brunito, ma bella copia genuina.Questa celebre guida della città di Parma, in cui l'autore si finge un cicerone di professione di nome Frombola, si compone di quattro dialoghi usciti come premessa ad almanacchi del 1793, ?94, ?95 e ?96 e poi più volte ristampati. La presente è la seconda edizione e comprende il primo ed il secondo dialogo, che contiene anche Catalogo delle principali pitture che si ammirano nella R. Accademia e nelle Chiese di Parma.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servi. Book.

  • Bild des Verkäufers für Vita di Baldassarre Molossi, da Casalmaggiore detto Tranquillo eccellente poeta latino scritta dal P. Ireneo Affo Minor Osservante vice-bibliotecario di S.A.R. zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas

    Zustand: Buono (Good). In 4to (mm. 222x160) Pp. [8], 35, [1 bianca]. Fregio tipografico al titolo. Brossura marmorizzata coeva (dorso rinforzato posteriormente). Ottima copia a pieni margini dalla collezione Galletti-Landau.Prima edizione, dedicata dall'autore a Carlo Firmian, di questa biografia di Baldassarre Molossi (1466-1528), poeta latino educato a Cremona che dapprima entrò nella cerchia di Ermolao Barbaro, quindi divenne precettore di Sforzino, figlio naturale di Francesco Sforza conte di Cotignola. Avendo fissato la sua dimora a Parma, strinse rapporti di amicizia con i maggiori letterati della città, quali Francesco Mario Grapaldi, Taddeo Ugoleto, Antonio Carpesano ed altri, i cui nomi ricorrono nelle sue liriche. Dal 1509 entrò al servizio dei Farnese e si trasferì a Roma. Assisté al Sacco di Roma poco prima di morire a Parma nel 1528. La sua vasta produzione, per lo più epigrammi e poemi encomiastici e d'occasione, rimase inedita.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore. Book.

  • Bild des Verkäufers für Lettera del P. Ireneo Affò Minor Osservante R.P. di filosofia nelle scuole di Guastalla all'illustrissimo Signor Niccola Parquez ispettore de' beni allodiali di S.A.R. intorno l'origine, vicende, e successivi dominj della terra di Reggiolo zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas

    Zustand: Buono (Good). In 4to (mm. 241x177). Pp. XXIV. Frontespizio in cornice tipografica. Cartone marmorizzato coevo. Lieve macchia al margine inferiore del frontespizio. Ottima copia marginosa.Rara prima edizione di questa opera storico-erudita su Reggiolo, frutto delle ricerche di archivio compiute dall'Affò durante i suoi anni d'insegnamento a Guastalla.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783 e Parma, 1784); il Ragionamento sopra una stanza dipinta dal celeberrimo Antonio Allegri (Parma, 1794); Il parmigiano servitore di piazza (Parma, 1796), guida tascabile della città di Parma; il Primo abbozzo di un discorso intorno alle arti parmigiane uscito postumo in appendice (pp. 17-47) al primo volume della Storia di Parma di A. Pezzana (Parma, 1837), che rappresenta una sorta di sintesi di altri scritti dell'Affò rimasti inediti, tra i quali quello su Chiese e monasteri della città di Parma (1780) e quello sugli Artefici di bell. Book.

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    Zustand: Buono (Good). In 4to (mm. 192x138). Pp. XVI, 232 e il ritratto fuori testo di Bernardino Baldi inciso da Sebastiano Zamboni su disegno di Gaetano Bombardi. Fregio tipografico al frontespizio. Mezza pelle recente, dorso a cinque nervi con ricchi fregi e titolo in oro. Leggere fioriture sparse, ma ottima copia.Prima edizione, dedicata alla principessa Marianna Cybo Albani, della prima bio-bibliografia dedicata alla figura poliedrica di Bernardino Baldi, uomo di grande erudizione e dall'ingegno ?universale?, che eccelse sia nelle scienze letterarie che in quelle fisico-matematiche. Affò elenca e descrive 90 opere del Baldi. In fine si trova anche un elenco delle opere dell'Affò pubblicate fino a quel momento.Il Baldi nacque in Urbino il 5 giugno 1553. Nel 1573 si iscrisse alla facoltà di medicina dell'Ateneo di Padova e successivamente alla facoltà di logica e filosofia, senza tuttavia conseguire alcun titolo accademico. Compose in quegli stessi anni il suo primo poemetto didascalico, L'Artiglieria, e i numerosi versi lirici, ispirati dall'amore di una Laura da Rio, più tardi riuniti nel volumetto Il Lauro (Pavia, 1600). Ritornato ad Urbino, riprese gli studi di matematica con il Commandino, e dopo la morte di costui con il matematico Guidubaldo del Monte. Portava a termine frattanto la traduzione dei Fenomeni di Arato, già intrapresa negli anni padovani, e scriveva un secondo poemetto didascalico L'invenzione del bossolo da navigare (1578). La fama di vasta e varia cultura che egli ancor giovane aveva saputo guadagnare, gli valse nel 1580 l'invito alla corte di Mantova da parte di don Ferrante Gonzaga signore di Guastalla, desideroso di istruirsi sotto la sua guida nelle scienze matematiche. Nel 1585 fu nominato abate di Guastalla e venne ordinato sacerdote. Gli obblighi del nuovo stato e le innumerevoli molestie procurategli dal suo ufficio non lo distolsero tuttavia dagli studi eruditi: tradusse allora il poemetto Ero e Leandro di Museo, studiò il caldaico e l'ebraico, si fece cultore delle arti del disegno e della pittura. Nel 1586, per affari inerenti alla sua carica, si recò per la prima volta a Roma, dove si trattenne per alcuni mesi e rimase soggiogato dal fascino dei monumenti antichi. Scrisse in questo periodo, che è dei più felici e fecondi della sua vita, la migliore raccolta dei suoi versi lirici, i Sonetti romani (in Versi e prose, Venezia, 1590). Tornato a Mantova nel 1587, vi restò, angustiato da continue contese con le autorità laiche di Guastalla, per altri dieci anni, concedendosi sempre più lunghi periodi di riposo nella natia Urbino. Nel 1597 fu di nuovo a Roma, al seguito del cardinale Cinzio Aldobrandini; nel 1601 il duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere gli conferì l'incarico di scrivere la vita di Federico di Montefeltro; nel 1609, dopo aver rinunciato definitivamente all'abbazia guastallese, passò al servizio del duca della Rovere e ad Urbino trascorse gli ultimi anni fino alla morte avvenuta nel 1617. Delle sue numerose opere in versi e in prosa, che egli in gran parte lasciò inedite e furono riscoperte dall'Affò e da altri studiosi ottocenteschi, ricordiamo il poemetto didascalico La Nautica (in Versi e prose, Venezia, 1590), alcune egloghe, varie opere storiche come la Vita e fatti di Federico di Montefeltro, duca d'Urbino (1824), la raccolta poetica I concetti morali dedicata al poeta tragico Pomponio Torelli (Parma, 1607), il poemetto Deifobe, due idilli e i sette Dialoghi, due dei quali sono andati perduti (cfr. R. Amaturo, Baldi, Bernardino, in: ?Dizionario Biografico degli Italiani?, V, 1963, s.v.; vedi inoltre G. Ferraro, Bernardino Baldi e il recupero del pensiero tecnico-scientifico dell'Antichità, Alessandria, 2008).Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel l. Book.

  • Bild des Verkäufers für Antichità e pregj della Chiesa Guastallese ragionamento storico-critico del Padre Ireneo Affò Minor Osservante Professore di filosofia nelle regie scuole di Guastalla zum Verkauf von Libreria Alberto Govi di F. Govi Sas
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    Zustand: Buono (Good). In 4to (mm. 227x170). Pp. VII, [1 bianca], 199, [1 bianca]. Frontespizio entro cornice tipografica. Bella legatura coeva in piena pelle marmorizzata, dorso con ricchi fregi, tassello e titolo in oro, tagli marmorizzati, segnalibro in raso verde (leggere spellature e mancanze). Al risguardo libero anteriore nota manoscritta datata 1789 che recita: ?Questa Storia è ben Scritta, e corredata di diplomatica: L'Archivio di [?] Reggio gli è stato di gran soccorso [?]? Ottima copia della tiratura in carta normale.Prima edizione, dedicata alla duchessa Teodora Assia-Darmstadt Gonzaga, di questa fondamentale storia della chiesa della città di Guastalla, che, insieme ai quattro volumi della Storia della città e ducato di Guastalla (1785-1787), rappresenta il maggior frutto delle ricerche storico-archivistiche compiute dall'Affò durante i dieci anni di insegnamento a Guastalla.Ireneo Affò nacque a Busseto il 10 dicembre 1741. Entrato fra i minori osservanti insegnò filosofia e teologia nelle scuole dell'ordine, finché nel 1768 fu nominato professore a Guastalla dall'infante don Ferdinando. A Guastalla visse per dieci anni, facendo fruttuose ricerche nel locale archivio e compiendo studi di letteratura italiana. Scoprì infatti due nuovi codici recanti una lezione dell'Orfeo del Poliziano diversa dalla ?vulgata' ed apprestò un'edizione dell'Orfeo tragedia di messer Angelo Poliziano (Venezia, 1776). Inoltre nella Dissertazione sopra i Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (Guastalla, 1777) si propose, valendosi di un codice da lui scoperto, di dare una lezione esatta del Cantico delle Creature e di togliere a S. Francesco tutti gli altri cantici a lui erroneamente attribuiti. Compilò quindi per i giovani un Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (Parma, 1777).Nel 1778, su proposta di P.M. Paciaudi, Affò fu nominato vicebibliotecario a Parma. Nel 1785 successe come bibliotecario allo stesso Paciaudi morto in quell'anno. A questo ufficio si aggiunsero poi quelli di storiografo ducale e di professore onorario di storia nella locale università. Dal settembre del 1781 al maggio del 1782 compì ricerche in archivi e biblioteche a Roma e in altre città d'Italia. Tra il 1785 e il 1787 pubblicò a Guastalla, in quattro volumi, la Storia della città e ducato di Guastalla.Da questo momento in poi si dedicò esclusivamente alla storia parmense. I cinque volumi delle Memorie degli scrittori e letterati parmigiani videro la luce a Parma tra il 1789 e il 1797. Altra opera di vastissimo disegno, ma interrotta dalla morte dell'autore, è la Storia della città di Parma (Parma, 1792-95, 4 volumi), che non va oltre il 1346 e fu anch'essa, come le Memorie, continuata da Angelo Pezzana, il quale diede inizio al volume quinto che giunge al 1374, lasciato inedito dall'Affò. L'opera è così ricca di notizie e di documenti che fece guadagnare al suo autore il titolo di ?padre della storiografia parmense'.Notevolissima, considerando anche le sue numerosi occupazioni di ufficio e di ministero, fu la produzione dell'Affò: non meno di centotrentatrè opere, tra edite ed inedite, e molte per di più voluminose. Oltre alle giovanili rime sacre e profane, serie e giocose, Affò fu autore di numerose biografie, tutte lodevoli per accuratezza e spessore documentario: Vita di Luigi Gonzaga detto Rodomonte (Parma, 1780); Vita di Vespasiano Gonzaga con in appendice gli Annali ebreo-tipografici di Sabbioneta (Parma, 1780); Vita di Mons. Bernardino Baldi da Urbino, primo abate di Guastalla (Parma, 1783, prima bio-bibliografia sul Baldi); Vita della B. Orsolina da Parma (Parma, 1786); Memorie di tre celebri principesse della famiglia Gonzaga (Parma, 1787); Vita di Pier Luigi Farnese primo duca di Parma e Piacenza (Milano, 1821).Tra le sue numerose opere di interesse storico-artistico, anch'esse ricchissime di informazioni d'archvio ma anche di acume critico, ricordiamo la Vita del graziosissimo pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino (Venezia, 1783. Book.