Bari, 2012; br., pp. XIX-607, ill., cm 17,5x24,5. (Opere Varie). "Uno dei tanti meriti che vanno riconosciuti a Michele Viterbo, storico appassionato e operoso meridionalista, è la tenacia con cui ha cercato di spiegare nelle sue feconde ricerche storiografiche, e fuori da ogni retorico preconcetto, quanto fosse abusata, contorta e contraddittoria l'idea di un Sud arretrato e sottosviluppato, un Sud piagnone, col cappello in mano, sempre dedito all'antico esercizio della questua. Per decenni, complice una rappresentazione mediatica interessata e fuorviante, la storia del Mezzogiorno d'Italia ha coinciso con la "questione meridionale", con il perdurante divario Nord-Sud, la sua endemica diversità e arretratezza. Per molto tempo, il Sud è stato raccontato non come un territorio ricco di articolazioni e differenze interne, non come una storia lunga e larga di genti e di borghi che con stenti e fatica seppero vestire la vita nuda di dignità e di virtù, non come un Mezzogiorno caleidoscopico e vitale; bensì come l'immutabile Sud legato al palo delle proprie malefatte, metafora rinsecchita e livida del degrado e del regresso, un male oscuro, la patria lussuriosa e indolente del Gattopardo. Se c'è, quindi, un filo rosso che lega tutta l'attività di ricerca e di studio di Michele Viterbo è proprio da rintracciare nella sua continua consapevolezza che la storia del Sud non è "una storia a sé", ma appartiene in tutto e per tutto all'esperienza storica del nostro paese, dell'Europa e dell'Occidente." (dalla postfazione di Nichi Vendola). Bestandsnummer des Verkäufers 2434578
Reseña del editor: "Uno dei tanti meriti che vanno riconosciuti a Michele Viterbo, storico appassionato e operoso meridionalista, è la tenacia con cui ha cercato di spiegare nelle sue feconde ricerche storiografiche, e fuori da ogni retorico preconcetto, quanto fosse abusata, contorta e contraddittoria l'idea di un Sud arretrato e sottosviluppato, un Sud piagnone, col cappello in mano, sempre dedito all'antico esercizio della questua. Per decenni, complice una rappresentazione mediatica interessata e fuorviante, la storia del Mezzogiorno d'Italia ha coinciso con la "questione meridionale", con il perdurante divario Nord-Sud, la sua endemica diversità e arretratezza. Per molto tempo, il Sud è stato raccontato non come un territorio ricco di articolazioni e differenze interne, non come una storia lunga e larga di genti e di borghi che con stenti e fatica seppero vestire la vita nuda di dignità e di virtù, non come un Mezzogiorno caleidoscopico e vitale; bensì come l'immutabile Sud legato al palo delle proprie malefatte, metafora rinsecchita e livida del degrado e del regresso, un male oscuro, la patria lussuriosa e indolente del Gattopardo. Se c'è, quindi, un filo rosso che lega tutta l'attività di ricerca e di studio di Michele Viterbo è proprio da rintracciare nella sua continua consapevolezza che la storia del Sud non è "una storia a sé", ma appartiene in tutto e per tutto all'esperienza storica del nostro paese, dell'Europa e dell'Occidente." (dalla postfazione di Nichi Vendola)
Titel: Gente del Sud. Il Sud e l'unità
Verlag: Gius. Laterza & Figli
Erscheinungsdatum: 2012
Einband: Soft cover
Zustand: new
Buchbeschreibung Zustand: BUONO USATO. ITALIANO Volume III dell'opera Gente del sud. Brossura in cartoncino grigio, con titoli in bianco al piatto ed al dorso, ottimamente preservata da sovraccoperta con alette, illustrata, leggermente brunita dal tempo. Pagine ben conservate, salde e con ampio margine. Opera segnalata con alto elogio All'Accademia dei Lincei ed ha ricevuto il premio dell'Accademia Pontaniana. Numero pagine 595. Artikel-Nr. CAA2844
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Buchbeschreibung Zustand: Molto buono (Very Good). Con 66 tavole nero . 8vo. pp. 596. . Molto buono (Very Good). . Prima edizione (First Edition). . Rilegato, sovracoperta (hard cover, dust jacket). Book. Artikel-Nr. 0000000027662
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