Sanyu: L'écriture du corps : Language of the body

Language: French, English - 212 pages - - La Parigi del primo dopoguerra vuole vivere con entusiasmo: "L'uomo esasperato, teso solleva la testa, apre gli occhi, ritrova il gusto per la vita. Frenesia di ballare, spendere, poter finalmente camminare eretti, gridare, urlare, sprecare. Uno scatenarsi di forze vive riempie il mondo" - scrive Fernand Léger. Gli artisti provenienti dai cinque continenti si precipitano a Montparnasse e una nuova generazione di pittori si accalca ai caffè le Dôme e la Rotonde, formando, a detta di Marcel Duchamp, "la prima colonia di artisti veramente internazionale che sia mai esistita"». È in questa Parigi che sbarca il ventenne Sanyu. È uno dei primi giovani artisti cinesi a beneficiare del programma di istruzione promosso da Cai Yuanpei, all'epoca rettore dell'Università di Pechino, in collaborazione con le autorità francesi. Questo pittore cinese contemporaneo, morto nel 1966, ha lasciato un'importante produzione conservata in gran parte al Museo Nazionale di Taipei. La monografia, catalogo della prima retrospettiva europea dedicata a Sanyu (1901-1966), presenta circa sessanta dipinti e disegni dell'artista cinese moderno che per la vivacità e la spontaneità del colore ricorda Matisse o anche l'universo fantastico di Douanier Rousseau. Un'occasione per fare conoscere al pubblico occidentale questo artista ancora poco conosciuto che, attivo a Parigi negli anni Venti, rappresenta il passaggio tra l'arte tradizionale cinese e la modernità. Sanyu, nato in Cina nel 1901, si trasferisce a Montparnasse negli anni Venti. Ardente sostenitore di Picasso, la sua opera è spesso paragonata a quella di Matisse. Morto nel 1966 dimenticato da tutti e oggi rivalutato, si colloca come passaggio obbligato tra l'arte della tradizione cinese e la modernità. Per la prima volta l'Occidente gli dedica una retrospettiva.