Reseña del editor:
Il 15 gennaio 1919, a pochi giorni dalla trasformazione del movimento spartachista in Partito comunista di Germania, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, organizzatori e teorici di entrambi, sono uccisi a Berlino, città in cui ogni anno una partecipata manifestazione li ricorda la seconda domenica di gennaio. Queste pagine, mosse da intensa ammirazione per la grande rivoluzionaria, ci aiutano a ripercorrere le tribolate peripezie della sua vita e la ricca elaborazione culturale del suo pensiero, volto a promuovere l'uguaglianza, il riscatto dei lavoratori, l'emancipazione femminile. La scrittrice tedesca Anna Seghers ha scritto che il socialismo è la lotta spietata per la felicità assoluta. La vita di Rosa Luxemburg, una vera internazionalista, nata polacca, morta tedesca, vissuta da comunista, seppur tragicamente interrotta, è stata esattamente questo.
Nota de la solapa:
Davide Rossi, docente, storico e giornalista, è direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dell’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana. A Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, è vicedirettore dell’Institut International de Formation et Recherche “Patrice Lumumba”. È autore di svariati saggi dedicati alla storia, alla letteratura, alla cultura e al cinema dei paesi socialisti, ai popoli del Sud del mondo e al movimento internazionale dei lavoratori. Dal 2007 è responsabile del Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana per la Lombardia e il Ticino. Corrispondente per sinistra.ch, segue da un ventennio i più importanti festival del cinema, anche come direttore del sito Slatan Dudow Pensieri di cinema. Dirige dalla fondazione nel 2000 il mensile culturale on line aurorarivista.it. È iscritto all’ANPI/VZPI di Trieste.
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