Reseña del editor:
Un tema sterminato è il soggetto di queste pagine: un tema di angosciante attualità che chi scrive non avrebbe mai pensato di affrontare, non solo per la sua illimitata vastità, ma per la convinzione che mai più esso sarebbe divenuto di agghiacciante rilievo dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale... Le pagine di questo volume non contengono alcun catalogo, pur incompletissimo, delle distruzioni occorse nelle tempeste della storia, ma solo dati, parziali e imperfetti, e riflessioni, personali e forse arbitrarie, su alcune tra le tante di quelle distruzioni e su alcuni, tra i tanti, modi con cui gli uomini, da un lato, hanno provato, già in un passato lontano ma soprattutto in un passato vicino e nel presente attraverso i recuperi prodotti dall'archeologia, a far fronte ai degradi e alle perdite del patrimonio culturale e, dall'altro, si sono posti di fronte ai ritrovamenti, occasionali o ricercati, di beni del patrimonio culturale materiale andati perduti... Queste pagine sono dedicate, in segno di deferente e commosso omaggio, alla memoria di chi ha eroicamente sacrificato la propria vita per proteggere i resti splendidi e immortali di una delle più affascinanti città del mondo antico, Palmira, città martire del patrimonio mondiale: Khalid al-Asaad, conservatore per oltre quaranta anni della città di Zenobia, conoscitore impareggiabile dei suoi tesori d'arte, ambasciatore nel mondo delle sue sfolgoranti bellezze, un giusto.
Reseña del editor:
Lo studioso affronta in questo volume le turbolente vicende del patrimonio artistico mondiale antico: dall'Egitto al Perù, dalla Grecia alla Cina, da Roma all'Africa, dall'India alla Francia. Monumenti storici distrutti e andati perduti e monumenti riscoperti, rinati a nuova vita come, solo per citarne uno, l'esercito di terracotta, l'immenso gruppo statuario a guardia del primo imperatore della Cina, riscoperto negli anni '60 e diventato polo di attrazione culturale. Denso di fatti esemplificativi e di sintetici inquadramenti storici, il testo racconta le vicissitudini del patrimonio culturale, ricorrenti e drammatiche, sotto ogni latitudine, nel tentativo di fornire una sorta di fenomenologia delle perdite e dei recuperi dei beni artistici e soprattutto delle motivazioni che sono all'origine di tali vicende. Il saggio è corredato da una selezione di immagini insolite, capaci di trasmettere gli accadimenti e gli effetti che la storia e l'uomo hanno avuto sui tesori dell'antichità.
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