Reseña del editor:
Il volume offre la summa dell'intera opera di Paolo Pellegrin, (1964), uno tra i più importanti fotografi della scena internazionale. Curata da Germano Celant e frutto e di un lungo lavoro sull'archivio del fotografo, la pubblicazione raccoglie oltre mille immagini, scandite cronologicamente per decadi, in modo da ripercorrere il percorso creativo e documentario di Pellegrin, membro dell'agenzia Magnum dal 2005, vincitore di dieci World Press Photo Award e di numerosi riconoscimenti come la Leica Medal of Excellence, l'Olivier Rebbot Award, l'Hansel- Mieth Preis, il Robert Capa Gold Medal Award e nel 2006 il W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography. Contestualmente vengono approfonditi i temi che animano il suo lavoro, in cui la visione del reporter si intreccia con l'intensità visiva dell'artista. I suoi scatti nascono spesso in contesti e scenari dove il limite dell'esistere, sia della natura sia dell'essere umano, diviene una soglia, in cui il dramma transita nella speranza e il desiderio di vivere sconfina nella morte. I suoi grigi e i suoi neri, le sue ombre, le sue diagonali trascendono dai luoghi e dal tempo e le sue figure, così come i suoi paesaggi naturali, diventano testimonianza delle forze dell'esistere, in tutte le condizioni possibili di sopravvivenza e di vita. Edizione in lingua inglese.
Biografía del autor:
Pellegrin has been a Magnum member since 2005 and was the winner of ten World Press Photo Awards, as well as numerous others, such as the Leica Medal of Excellence, the Olivier Rebbot Award, the Hansel-Mieth-Preis, the Robert Capa Gold Medal Award and, in 2006, the W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography.
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