Reseña del editor:
Questo volume, il primo della Biblioteca di Cultura Polacca, è una raccolta di saggi di uno dei maggiori storici e teorici dell'arte europei, Jan Bialostocki (1921-1988). Formatosi nella temperie intellettuale creata da grandi studiosi polacchi, come i filosofi Wladyslaw Tatarkiewicz e Tadeusz Kotarbin'ski o lo storico dell'arte Michal Walicki, Bialostocki è stato una personalità di livello internazionale e in Italia è noto soprattutto come autore del volume "L'arte del Quattrocento nell'Europa settentrionale" (1995). Il nucleo centrale della sua opera è costituito dagli studi iconologici, di cui presenta una originale impostazione nata dalla collaborazione e dal dialogo con Erwin Panofsky: è una concezione dell'immagine artistica come segno ontologico dei tempi che coglie, in una specifica sintesi estetica, gli aspetti politici, sociali, ideologici e artistici. Il libro contiene scritti su autori e temi che stavano particolarmente a cuore a Bialostocki: Dürer, Rembrandt, l'arte rinascimentale e barocca polacca, Jacopo Bassano, Caspar David Friedrich. Il titolo è tratto da uno dei suoi lavori più conosciuti, dedicato al quadro di Rembrandt Il Cavaliere polacco e alle sue diverse interpretazioni.
Nota de la solapa:
Anna Czajka insegna Teoria della cultura e dell’interculturalità all’Università Card. Stefan Wyszyn´ski di Varsavia, dopo aver operato in diverse istituzioni accademiche europee. In Italia ha pubblicato il libro Tracce dell’umano (2003); ha curato inoltre i volumi: M.Susman, Il senso dell’amore (2007) e A. Kłoskowska, Alle radici delle culture nazionali (2007).
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