Reseña del editor:
Il volume è il risultato di una ricerca di Ateneo svolta presso la Sapienza Università di Roma. Muovendo da prospettive scientifi co-disciplinari diverse, gli autori dei vari contributi proposti – fi losofi , storici dell’arte e della letteratura, archeologi, architetti – tracciano una serie di stimolanti percorsi storico-critici e teorici dando così voce a un’esigenza di ricomprensione di quel rapporto tra arte e vita, e quindi tra arte e realtà, che oggi, in un contesto sempre più dominato dal prevalere di logiche omologanti e massifi canti, costituisce un tema di indubbia attualità, a livello sia estetico che etico. A essere in gioco infatti è la possibilità di riconoscere all’arte quella funzione conoscitiva, ossia quel “contenuto di verità”, che la produzione artistica contemporanea tende spesso a negare, e che rappresenta invece l’unica dimensione capace di garantire la funzione critica dell’opera.
Nota de la solapa:
Giuseppe Di Giacomo è professore ordinario di Estetica alla Sapienza Università di Roma e direttore del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (MLAC) della stessa Università. Tra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi saggi: Dalla logica all’estetica (1989), Icona e arte astratta (1999), Narrazione e testimonianza (2012), Malevicˇ (2014), Estetica e letteratura (1999), Introduzione a Klee (2003), Alle origini dell’opera d’arte contemporanea (a cura di, con C. Zambianchi, 2008), Fuori dagli schemi. Estetica e arti fi gurative dal Novecento a oggi (2015).
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