Search preferences

Produktart

  • Alle Produktarten
  • Bücher (3)
  • Magazine & Zeitschriften
  • Comics
  • Noten
  • Kunst, Grafik & Poster
  • Fotografien
  • Karten
  • Manuskripte &
    Papierantiquitäten

Zustand

  • Alle
  • Neu
  • Antiquarisch/Gebraucht

Einband

Weitere Eigenschaften

Land des Verkäufers

Verkäuferbewertung

  • EUR 12,00 Versand

    Von Italien nach USA

    Anzahl: 1

    In den Warenkorb

    Zustand: COME NUOVO. A cura di Elisabetta Palminteri Matteucci. Mario Borgiotti, nato a Livorno nel 1906, ma fiorentino d'adozione, è stato, per oltre quarant'anni, il vero punto di riferimento per la conoscenza e la valorizzazione della pittura toscana di area macchiaiola. La sua azione si è sviluppata soprattutto nell'ambito delle personalità che hanno aggiornato il linguaggio di questa scuola. L'opera di Lega, Fattori, Signorini, Abbati, Borrani, Cabianca, d'Ancona e di altri protagonisti del gruppo appare oggi più definita nella sua totalità grazie al recupero di dipinti inediti o erroneamente attribuiti. Autodidatta, Borgiotti fu personalità complessa e attraente anche per le qualità segretamente coltivate, come il dipingere e la generosità nei confronti di ogni iniziativa culturale. Era dotato, in modo eccezionale, della capacità di percepire i valori pittorici nella loro essenza, distinguendo con uno sguardo il capolavoro dall'opera comune. Anche per questo Borgiotti è stato uno degli ultimi, grandi esempi di una razza di connaisseur in via d'estinzione. Del suo finissimo gusto e del suo temutissimo occhio, sono testimonianza le opere raccolte in questa magnifica esposizione: circa una sessantina di dipinti, selezionatissimi, tutti imprescindibili per capire il gusto di un uomo senza il quale oggi, probabilmente, i Macchiaoli non godrebbero del prestigio e della fama di cui invece, meritatamente, godono. Sono capolavori della pittura macchiaiola, reperiti da Borgiotti nell'arco di una vita e oggi confluiti nelle più famose raccolte italiane. Il progetto espositivo privilegia la qualità e il significato di quadri esemplari, poco noti o non più visti da tempo, e mira a ricostruire le fasi salienti di un'avventura critica scandita da pubblicazioni esemplari: i Macchiaioli, 1946, Capolavori macchiaioli, 1949, Poesia dei Macchiaioli, 1958, i Grandi pittori dell'Ottocento italiano, 1961, The Macchiaioli, 1963, Genio dei Macchiaioli, 1964, la lezione pittorica di Fattori, 1968. Un vasto compendio bibliografico, insomma, arricchito da un prezioso apparato iconografico costituito da dipinti dei quali si era persa ogni traccia. Ed è proprio di questo compendio di indubbio valore storico-documentario, destinato, nel tempo, ad assumere sempre maggior rilievo per gli studi sulla pittura italiana del secondo Ottocento, che intende dar conto la mostra promossa dal Centro Matteucci. Nel percorso idealmente scandito dalle pubblicazioni di Borgiotti spicca l'accurata selezione di dipinti. Il visitatore ha così la sensazione di entrare nel libro, ammirando opere come la scolarina, Maremma, Episodio della campagna contro il brigantaggio e la libecciata a Castiglioncello di Fattori; l'uscita dalla messa di Puccinelli; tra i fiori del giardino, le rose della primavera e l'adolescente di Lega; il Ponte Vecchio a Firenze, Uliveta a Settignano e Bimbi a Settignano di Signorini; Lido con buoi al pascolo, Mura di San Gimignano di Abbati; Case al sole, Pagliai a Castiglioncello e Scogli a Castiglioncello di Sernesi; Paesaggio pistoiese, la pittrice, Mattino sul Mugnone di Borrani; in ritorno dalla messa di Banti; nel chiostro, Acquaiola nel castello di San Giorgio a la Spezia, di Cabianca; Riva della Senna, Portico di villa toscana e Grano maturo di De Tivoli, il solletico di Cecioni e Via del Maglio di d'Ancona. Il personaggio Borgiotti, indagato nei diversi aspetti della sua non comune vicenda umana, è affrontato dalla curatrice del progetto Elisabetta Palminteri Matteucci e da altri noti specialisti e studiosi quali Luciano Berrnardini, Silvestra Bietoletti, Nicoletta Colombo, Laura Dinelli, Francesca Dini, Simonella Condemi Vincenzo Farinella, Nadia Marchioni, Paul Nicholls, Francesca Panconi. Genio dei Macchiaioli. Mario Borgiotti: occhio conoscitore, anima di collezionista Viareggio, Centro Matteucci per l'Arte Moderna, via d'Annunzio 28. 1 luglio - 13 novembre 2011 cm.23x30, pp.215, ill.a colori. Centro Matteucci per l'Arte Moderna cm.23x30, pp.215, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. brossura copertina figurata a colori.

  • aa.vv.

    Verlag: Centro Matteucci per l'Arte Moderna, 2014

    ISBN 10: 8890514566ISBN 13: 9788890514562

    Anbieter: WorldofBooks, Goring-By-Sea, WS, Vereinigtes Königreich

    Bewertung: 5 Sterne, Learn more about seller ratings

    Verkäufer kontaktieren

    Buch

    Anzahl: 1

    In den Warenkorb

    Paperback. Zustand: Fine.

  • Catalogo della Mostra:

    Verlag: Centro Matteucci per l'Arte Moderna, Viareggio,, 2010

    ISBN 10: 8890514507ISBN 13: 9788890514500

    Anbieter: FIRENZELIBRI SRL, Reggello, FI, Italien

    Bewertung: 5 Sterne, Learn more about seller ratings

    Verkäufer kontaktieren

    Buch

    EUR 12,00 Versand

    Von Italien nach USA

    Anzahl: 1

    In den Warenkorb

    Zustand: COME NUOVO. Viareggio, Centro Matteucci per l'Arte Moderna, 26 giugno - 12 settembre 2010. A cura di Giovanna De Lorenzi. Banco di prova, davvero complesso, è il tentativo di ricomporre un'importante collezioni, quella del noto scrittore e critico Ugo Ojetti, per trent'anni responsabile delle pagine culturali del Corriere. Un'impresa ai limiti dell'impossibile in ragione dell'impegno necessario per ricostruire uno spaccato il più possibile rappresentativo di quanto egli aveva riunito nella magnifica villa Il Salviatino sui colli di Settignano. Si è trattato di andare a ritroso, alla ricerca di ciò che lo scrittore, giornalista e critico acquistò, molto oculatamente, in decenni di ricerche e frequentazioni di artisti e galleristi. Già all'indomani della morte, infatti, il suo patrimonio fu oggetto di una dispersione che si completò con la cessione della villa, trasformata in albergo. Arredi, opere d'arte, ma anche il grande archivio, vennero ceduti in momenti e ad acquirenti diversi, rendendo difficile risalire all'intero compendio artistico-documentario. Le ricerche condotte in previsione della mostra hanno consentito di ridare innanzitutto forma ai documenti d'archivio (molti dei quali inediti e inesplorati) e, grazie a questi, risalire all'ingente collezione. Il lungo lavoro ha evidenziato come i nuclei originari e fondanti risultino le ricche raccolte dell'Ottocento e del primo Novecento, in cui trovavano posto sezioni monografiche dedicate ai Macchiaioli tra cui Giovanni Fattori, a Oscar Ghiglia e Libero Andreotti. Le raccolte di pittura e scultura erano arricchite da un'imponente corpus di grafica, prevalentemente otto e novecentesca. Sulla base delle testimonianze fotografiche e d'archivio è cominciata quindi la ricerca delle opere, spesso passate più volte di mano e quindi difficilmente rintracciabili. Per la prima volta a distanza di quasi mezzo secolo, il Centro Matteucci riunisce i pezzi più preziosi e rappresentativi del corpus moderno - e dunque essenziale - della collezione: da Fattori a Borrani, da Signorini a Pellizza da Volpedo, da Ghiglia a Felice Casorati, insieme a sculture di Libero Andreotti e Marino Marini. I risultati del lungo scavo negli archivi privati del critico consentono, finalmente, di tracciare la fisionomia di una delle più prestigiose e rappresentative raccolte d'arte italiana della prima metà del Novecento. Rivelando un'esperienza collezionistica unica, non solo perché puntuale riflesso di quei principi del classicismo neo-tradizionalista che guidavano la disposizione critica di Ojetti, ma soprattutto perché proiezione del suo rapporto elettivo con gli artisti prediletti, conseguenza dell'alta e assolutamente nuova concezione del ruolo del critico d'arte. La storia delle opere selezionate offre così l'occasione per ricostruire la vera portata, le dinamiche e le implicazioni del ruolo di mecenate, di protettore, di guida teorica e committente svolto da Ojetti anche attraverso l'attività pubblica. Ripercorrere da vicino la genesi e gli svolgimenti di rapporti intensi e, spesso, assai controversi, come quelli con Ghiglia e Andreotti; tessere la rete articolata delle relazioni intrattenute con i colleghi giornalisti e critici, con galleristi, antiquari e collezionisti, per meglio valutarne la sua funzione di guida. La mostra pone, dunque, all'attenzione e alla memoria storica una vicenda culturale e umana che non trova termini di confronto nel panorama del tempo, aggiungendo un contributo importante all'arte e al collezionismo italiano del primo Novecento. cm.22x28, pp. 208, num.figg.bn.e a col.nt. Tortona, Pinacoteca Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, 25 settembre - 28 novembre 2010. Viareggio, Centro Matteucci per l'Arte Moderna cm.22x28, pp. 208, num.figg.bn.e a col.nt. brossura copertina figurata a colori. Tortona, Pinacoteca Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, 25 settembre - 28 novembre 2010. brossura copertina figurata a colori.