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    Praga, Pásmo (Stampa: Orbis), (settembre) 1934, Prima edizione in ceco. Ottimo esemplare numero 58 di 99 numerati e firmati dall artista Toyen (Marie erminová). Rarissima prima traduzione in ceco di «Il Porto Sepolto» di Giuseppe Ungaretti, edita nel settembre 1934 in soli 99 esemplari numerati per i tipi della rivista d avanguardia internazionale «Pásmo / La zone / Die Zone / The Zone / La zona», espressione del gruppo Dev tsil. Con la versione ceca affidata al poeta e storico Zden k Kalista profondo conoscitore dell Italia, studioso del Barocco e della sua influenza sulla letteratura e l arte boeme l opera vide gli eleganti disegni che aprono il libro affidati alla pittrice Toyen (pseudonimo di Marie erminová) e l ideazione grafica curata dal sodale di lunga data e per tutta la vita di Toyen, ovvero l artista e scrittore Jind ich tyrský, suo compagno anche all interno del movimento Dev tsil e poi con lei fondatore, nel 1934, del gruppo surrealista ceco (grazie soprattutto ai profondi legami di Toyen con Parigi in cui maturò la sua amicizia con André Breton, Paul Eluard e Louis Aragon). in 8°, brossura marrone con titoli neri e rossi, pp. 58 [6], due disegni di Toyen all antiporta e al frontespizio. Prima edizione in ceco. Ottimo esemplare numero 58 di 99 numerati e firmati dall artista Toyen (Marie erminová). brossura marrone con titoli neri e rossi,

  • 24 S. Kunstdruck mit farbigen Abbildungen ca 30 x 20 cm Orig.Kart *** Auf dem Titelblatt von der Künstlerin signiert. --- Frisches Exemplar.

  • Volume: 1 18,5x11,5 cm., in brossura, risvolti, pp. XIV, 235 (4), prima edizione, in italiano, buone condizioni.

  • La Spezia, Stamperia Apuana di Ettore Serra, 1923, Prima edizione della raccolta. Prima edizione de «La poesia di Giuseppe Ungaretti». Bellissimo set che raccoglie le due prime e uniche pubblicazioni della Stamperia Apuana di Ettore Serra, entrambe dedicate a Giuseppe Ungaretti. «Il porto sepolto»: esemplare 302 di 500 numerati a mano. In ottime condizioni (sovracoperta lievemente brunita, piccolo strappetto al piede della cerniera anteriore e posteriore) all interno molto fresco (qualche leggera fioritura passim, ultima carta uniformemente brunita). «La poesia di Giuseppe Ungaretti»: in ottime condizioni (restauro professionale e impercettibile al dorso, brossura lievemente brunita), all interno freschissimo. Le straordinarie poesie di Giuseppe Ungaretti, l impaginato elegantissimo, la carta di gran pregio, il formato quaderno e gli ornamenti xilografici di Francesco Gamba contribuiscono a rendere questo uno dei più bei libri del Novecento italiano. Le varianti d autore, rispetto all edizione del «Porto sepolto» uscita nel 1916, sono tali e tante da indurre a privilegiare, per questo libro del 1923, la qualifica di prima edizione in luogo a quella diffusa ma semplicistica di seconda. -- Il «Porto sepolto» del 1923 è un libro composto con grande gusto da Ettore Serra, disegnato da Francesco Gamba e stampato in soli 500 esemplari numerati a mano. Le poesie della raccolta sono riprese, ridisposte e notevolmente modificate, da «Allegria di naufragi» 1919 e dal «Porto sepolto» 1916, nelle omonime sezioni. La prima parte, «Elegie e madrigali», si compone invece principalmente di poesie inedite (eccetto tre già in «Allegria di naufragi», e «Paesaggio» in «La Ronda» gen.-feb. 1921): «Le stagioni» (a R. Bacchelli, a é. Bourges), datata Parigi febbraio 1920 e Roma ottobre 1922; «Alla noia» (a E. Cecchi, a P. Valery), datata Roma 19 luglio 1922; «Trame lunari» (a A.E. Saffi), Roma 29 giugno 1922; «Silenzio in Liguria» (a E. Serra, ad A. Spadini), Roma 31 maggio 1922; «O Notte» (a A. Breton, ad A. Gargiulo), Parigi dicembre 1919; «Odo la primavera» (a A. Savinio), Milano 1919. Sei poesie che, con l introduttiva «Sirene» (datata Roma 15 aprile 1923), vanno a comporre il nucleo di inediti attorno a cui disporre materiale già edito, ma profondamente lavorato. -- A percorrere l elenco dei dedicatari (spesso aggiunti ad hoc in questa edizione) si ha come l impressione di scorrere il «Chi è?» del milieu modernista italo-francese: Aragon, Carrà, Breton, Rebora, Viani, De Chirico, Montano, Cecchi, Valery, Savinio, Paulhan, Cardarelli, Marone, Papini, Soffici, Prezzolini, De Robertis, Apollinaire. Ci sono tutti, dalla «Voce» a «Lacerba» passando per «La Diana» e chiudendo con la «Nouvelle revue française». -- E identica impressione si ha nello scorrere i preziosissimi saggi contenuti in «La poesia di Giuseppe Ungaretti», la plaquette allegata a questo esemplare del «Porto sepolto», verosimilmente stampata a stretto giro dalla pubblicazione della raccolta ungarettiana (se non addirittura in contemporanea), a chiudere il catalogo della spezzina Stamperia Apuana, composto dai soli due titoli ungarettiani: minore il formato, ma identica la veste grafica, con bellissimi i fregi e capilettera incisi sempre da Gamba. -- Il rarissimo volumetto (solo sei gli esemplari censiti nell Opac Sbn) accoglie i primi interventi favorevoli sulla poesia di Ungaretti: apre la raccolta il celeberrimo saggio di Ettore Serra «Come divenni editore del libro "Il porto sepolto"» (qui in prima edizione, poi ristampato sul «Corriere Padano» di Ferrara il 4 ottobre 1933), che ripercorre il primo incontro in trincea, la nascita di un amicizia, e infine le vicende editoriali che portarono alla pubblicazione della leggendaria edizione del 1916. Segue un entusiastica recensione di Papini apparsa in «Tesimonianze» (1917), che definisci i componimenti ungarettiani «le più care e sollevate poesie che abbia dato la guerra italiana». E ancora, gli interventi di Gherardo Marone, Ardengo Soffici («ho anzi raramente sentito una parola poetica tanto sostanziata di reale e insieme tanto sottile e alata», p. 18), di Alberto Savinio, Enrico Thovez e Aurelio Saffi. Chiude il volume una pagina, verosimilmente redatta da Serra, che fa il punto sulla fortuna del poeta fuori dall Italia: «Anche all estero la poesia di Ungaretti è stata presentata e accolta con amore. In Francia, specialmente, i letterati di ogni scuola si espressero con entusiasmo» (p. 36). Barenghi, Da un porto all altro: Ungaretti 1923 (in Id., Ungaretti: un ritratto e cinque studi, Modena: Mucchi, 1999, pp. 131ss.); Corvi, Giuseppe Ungaretti: Il porto sepolto (1922): Un libro inedito (Milano: Biblioteca di via Senato, 2005); Cupo, Ungaretti poeta organico? Per una lettura ideologica delle varianti del Porto sepolto (1923) (in Filologia italiana 8, 2011, pp. 209-229); Gambetti, Preziosi del Novecento, Alai 3, 2017, p. 21; Mughini, Da Italo Svevo a Maurizio Cattelan: i 51 libri italiani più belli degli ultimi cento anni (in Una casa romana racconta, Milano: Bompiani, 2013, pp. 181-255) 2 voll., in 4°, brossura muta con unghiatura, sovracoperta risvoltata a tamburo; notevole disegno xilografico di F. Gamba al piatto anteriore: una ricchissima cornice inquadra i titoli, anch essi disegnati, e la marca editoriale; pp. 133 [15] con illustrazioni xilografiche in bianco e nero nel testo; carta in barbe di gran pregio con marca editoriale «E S» [Ettore Serra] in filigrana, appositamente fabbricata dalla cartiera Magnani di Pescia; pp. 36 [4 con marca editoriale e bianche]. Prima edizione della raccolta. Prima edizione de «La poesia di Giuseppe Ungaretti». Bellissimo set che raccoglie le due prime e uniche pubblicazioni della Stamperia Apuana di Ettore Serra, entrambe dedicate a Giuseppe Ungaretti. «Il porto sepolto»: esemplare 302 di 500 numerati a mano. In ottime condizioni (sovracoperta lievemente brunita, piccolo strappetto al piede della cerniera anteriore e posteriore) all interno molto f.