Contraportada:
In maniera del tutto inconsapevole, i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri avi, ci lasciano in eredità problemi non risolti, traumi non “digeriti”, segreti indicibili. Quando le cose non vengono dette, il corpo – lui sì – deve per forza esprimerle: questa è la somatizzazione. Il corpo del bambino – figlio, nipote o pronipote che dir si voglia – qualunque sia la sua età, si trasforma nella voce dell’antenato ferito, nella “parola” del suo trauma. Diventa allora necessario “tirare fuori lo scheletro dall’armadio”, decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene, per liberarsi – alfine – dal “freddo” che ci hanno portato dentro.
Nota de la solapa:
Anne Ancelin Schützenberger è Professore emerito di Psicologia all'Università di Nizza. Co-fondatrice dell'Associazione Internazionale di Psicoterapia di Gruppo, la sua esperienza in questo campo è nota a livello internazionale. Si è inoltre occupata di psicodramma. Con Di Renzo Editore ha pubblicato "La sindrome degli antenati", "Lo psicodramma", "Uscire dal lutto", "Il piacere di vivere", "Psicogenealogia", "Esercizi pratici di psicogenealogia". Ghislain Devroede, specialista in disfunzioni dell'apparato digestivo, Professore di Chirurgia all'Università di Sherbrooke, in Québec, è autore di testi sul rapporto tra malattia e problemi psicologici.
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