Reseña del editor:
"New York Shots" è la storia degli italiani d'America letta attraverso i loro successi, le loro sconfitte, le loro battaglie vissute fuori e dentro il ring. L'autore procede a un passo frammentato, narrativo e saggistico a un tempo con l'obiettivo dichiarato di comporre energie differenti, di rendere armoniche le parole, e le esperienze, dei campioni del passato e del presente con quelle degli intellettuali che New York e l'America, nel tempo, hanno cantato. Il risultato è una intima, appassionata, ballata che ci racconta di New York, della stagione d'oro del pugilato e di coloro che la boxe lì più di tutti l'hanno praticata, promossa, mitizzata: gli italoamericani. Un libro che mostra come si possa credere ancora nel pugilato come uno dei luoghi di produzione del mito, come uno spazio sacro capace di attivare il nostro stesso essere civili, come, in definitiva, "una delle belle arti" (Walter Pater). Una storia raccontata anche attraverso le fotografie di un maestro come Howard Schatz e le parole dello sceneggiatore e protagonista della serie cult The Sopranos Michael Imperioli.
Biografía del autor:
Gabriele Tinti curated Universal Embassy, Art Mama and Memorial for the fifth, sixth and seventh editions respectively of the Festival Internazionale della Fotografia di Roma. Long obsessed with boxing, he started thinking about all the implications between art and sport with the All Muscles project, a series of interviews and investigations for major art, literature and sports magazines. Integral parts of the project were the book Legendary Hearts (published by Damiani in 2009, preface by Nino Benvenuti and pictures by Franko B), the recent reading on Arthur Cravan (early twentieth-century poet and boxer) at the Festival della Poesia in Modena and the Box(e) exhibition at the Jerome Zodo Contemporary, for which Tinti took fighting inside an art gallery.
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